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Elezioni a Messina: Croce candidato del centrodestra, Dc e Lega frenano

Maurizio Croce

Sarebbe Maurizio Croce il candidato sindaco di Messina scelto dalla maggioranza delle forze politiche del centrodestra a Messina. Almeno stando ad un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio, che però sta già creando i primi malumori e alcuni dietrofront. Perché dopo la nota dove Udc e Dc apparivano tra i firmatari, sono arrivate le pronte smentite. Lega e Fratelli d’Italia, invece, non si sono mai espressi. Nel comunicato si leggeva che «gli esponenti di Forza Italia, Ora Sicilia, Sicilia Futura, Udc e Democrazia Liberale, dopo una lunga interlocuzione scandita da varie riunioni che si sono susseguite nelle scorse settimane, oggi si sono nuovamente riuniti per ultimare il percorso d’individuazione del profilo su cui puntare per la guida di una proposta politico-amministrativa consona al blasone e al potenziale della città di Messina».

Ma arriva già una smentita: quella della Dc di Cuffaro. «La segreteria comunale della Dc di Messina riunitasi - presente il Segretario Nazionale Renato Grassi - valutata la divaricazione determinatasi nello schieramento di centrodestra, rispetto alla candidatura a sindaco di Messina, ribadisce la necessità di superare le rigide contrapposizione tra le componenti politiche e recuperare un progetto unitario La DC rifiutando fughe in avanti foriere di inevitabili divisioni, conferma la disponibilità a ricercare una soluzione unitaria». Dello stesso parere l’Udc difatti l’assessore regionale Mimmo Turano spiega: «Sto seguendo con gli amici del’Udc messinese la discussione sul prossimo candida sindaco di Messina. Non è importante quanti giorni ci vorranno ma è fondamentale la massima convergenza su una candidatura di qualità a partire dalle forze politiche che tradizionalmente compongono il centrodestra e da una forza protagonista della coalizione nazionale come la Lega» .

«Le fughe in avanti, oltre a bruciare i nomi che si propongono, rischiano di minare la credibilità della coalizione. Il centrodestra non deve prestare il fianco a metodi dannosi: il faro è l’unità del centrodestra. C’è un tavolo, ci si confronta e si fa sintesi. Il resto è cabaret», conclude  il segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo.

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