«La scelta green è possibile. E dove c’è possibilità - come dimostra la rinuncia della società A2A a proseguire sulla strada del ricorso per la realizzazione dell’inceneritore di San Filippo del Mela virando sulla riconversione green dell’impianto di trattamento - c’è convenienza e soprattutto il dovere da parte delle istituzioni, non soltanto di favorirla, ma di esigerla e programmarla». Lo dicono Giampiero Trizzino, deputato del Movimento 5 Stelle all’Ars nelle ultime due legislature e avvocato esperto in materia ambientale, ed Egidio Maio, coordinatore di Zero Waste Sicilia, circolo «Aimée Carmoz». «La rinuncia della Società A2A a proseguire dinanzi al Tar la vicenda della costruzione di un termovalorizzatore in Sicilia, se da un lato rappresenta la naturale conseguenza di altro percorso giudiziale - ovvero quello del via libera all’impianto di trattamento della frazione organica - di certo costituisce, dall’altro, un importante segnale che la politica, soprattutto quella sensibile alla tutela dell’ambiente, deve saper cogliere: la gestione dei rifiuti in Sicilia va affrontata in primis realizzando impianti di recupero dei materiali recuperati dalla raccolta differenziata. La regione - aggiungono - ha un forte bisogno di impianti che mettano a reddito la raccolta differenziata. Soltanto così possiamo progressivamente affrancarci dalla schiavitù delle discariche». Per Maio, «si chiude finalmente una dolente pagina: sulla contrarietà al progetto è stato indetto, addirittura, un referendum popolare. La Valle del Mela da decenni è un sito classificato Sin (sito di interesse nazionale) e, nonostante significativi interventi di ammodernamento degli impianti industriali, rimane un territorio ad alto rischio ambientale e sanitario».