A fine anno sono destinati a chiudere le sezione distaccate dei tribunali di Lipari, Ischia e l’Elba. E continuano a mobilitarsi le associazioni delle tre isole, cosi’ come anche l’Ancim. Il sindaco di Lipari Riccardo Gullo ha già avviato un dialogo con il ministero della giustizia per scongiurare quest’altro disagio, oltre che danno, per le sei isole del suo Comune. “È di tutta evidenza, - dice l’avvocato Luca Zaia, presidente dell’associazione forense delle Eolie - come le ragioni che giustificavano, per Lipari, Ischia ed Elba, l’eccezione alla regola ed alla revisione della geografia giudiziaria, sussistono tuttora e tantomeno cesseranno alla data del 31/12/2022, né in seguito, trattandosi di difficoltà logistico-strutturali, connaturate alla identità plurinsulare, che non può certamente dipendere dai collegamenti marittimi e dalle condizioni meteo-marine che si frappongono tra le isole e la sede centrale del Tribunale di Barcellona P.G, la cui distanza diventa siderale nel periodo invernale, allorquando le continue mareggiate rendono pesantemente disagevole la trasferta marittima, sino a determinare, il più delle volte, la sospensione dei collegamenti”. “Oggi – puntualizza l’avvocato Zaia - la Costituzione, nella nuova formulazione dell’art. 119, approvata alla Camera in data 28/07/2022 all’unanimità dei presenti, prevede espressamente che “La Repubblica riconosce la peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”, ovvero gli svantaggi che pregiudicano lo sviluppo economico e l’effettivo esercizio dei diritti inviolabili della persona, tra cui si annovera quello sancito dall’art. 24 Cost. (“tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”). La lettura combinata dell’art 3 e dell’art. 119 della Costituzione, anche alla luce della normativa comunitaria, fa concludere per l’illegittimità costituzionale degli atti legislativi che incrementino (anziché rimuovere) lo svantaggio derivante dall’insularità e in tal senso si denunciano il D.Lgs. 155\\2012 ed il D.Lgs. 14\\2014, adottati unicamente in nome di una incomprensibile “spending review”. Si ritiene, dunque, che, al fine di assicurare l’attuazione concreta della succitata riforma costituzionale, i tribunali insulari debbano essere necessariamente mantenuti nell’ottica di una futura ed effettiva stabilizzazione, unica garanzia di efficienza e di produttività amministrativa”. Sulla stessa lunghezza d’onda è l’avvocato Paolo Di Tursi, presidente dell’associazione forense dell’isola D’Elba “Ci aspettiamo – spiega - una coerente tempestiva proroga della chiusura delle sezioni dei Tribunali insulari sopravvissute (Portoferraio, Ischia e Lipari) prevista al prossimo 31 dicembre 2022, ma il precedente Governo ha fatto orecchie da mercante alle innumerevoli richieste, pervenute a tutti i livelli istituzionali.” “Vedremo ora all’opera – conclude l’avvocato Di Tursi - la nuova maggioranza di governo, se saprà rispettare o meno il principio costituzionale fresco di stampa. Abbiamo già interessato e sollecitato tutte le forze politiche, di governo e non, nella speranza che con poco sforzo ottengano un notevole risultato di coerenza e giustizia sostanziale. Vedremo nelle prossime settimane i risultati. Nel frattempo, chi può faccia, senza perdere altro tempo”.