Un sorvegliato speciale a Montecitorio, la sinistra contro la presenza dell'ex leader di Forza Nuova Castellino
Un sorvegliato speciale alla Camera. Il centrosinistra si mobilita contro la possibilità che Giuliano Castellino, l’ex leader di Forza nuova, imputato per l’assalto alla Cgil di un anno fa, partecipi a Montecitorio domani (16 novembre ) a una conferenza stampa per presentare il suo movimento, Italia libera, assieme a Carlo Taormina. Il Pd ha scritto al presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana, affinché «si attivi per tutelare la dignità dell’Istituzione che presiede evitando» la presenza del 45enne, per cui un mese fa la Cassazione ha confermato la «sorveglianza speciale di pubblica sicurezza» per il suo persistente «rifiuto delle norme di convivenza civile» e la sua «pericolosità sociale». La presidenza della Camera ha chiarito che la responsabilità del merito delle iniziative all’interno della Camera, conferenze stampa comprese, è unicamente del deputato che le promuove, a cui è rimessa ogni valutazione sul piano dell’opportunità. Il deputato che ha promosso questa conferenza (in agenda alle 14) è il messinese Francesco Gallo, di Sud chiama Nord. «Ho risposto alla preghiera del professor Taormina ma non ho fatto salti di gioia quando nella lista con una decina di partecipanti ho visto Castellino - ha spiegato Gallo -. Taormina mi ha mandato lo statuto di Italia libera, in cui si fa riferimento ai valori della non violenza e della pace. La mia storia politica e personale è estranea a quegli ambienti politici, ma non mi è sembrato il caso di porre condizioni per dare voce a questo movimento, anche se sapevo che la presenza di Castellino avrebbe provocato polemiche». Le polemiche sono arrivate a stretto giro. La ex segretaria della Cgil Susanna Camusso si è detta «esterrefatta». Per il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, «è inaccettabile che la Camera possa ospitare» Castellino. Stesso aggettivo usato dal capogruppo di Azione-Italia viva Matteo Richetti, e poi da quella del Pd Debora Serracchiani, nella lettera a Fontana. La presenza dell’ex Fn a Montecitorio sarebbe «un episodio di inaudita gravità», secondo Francesco Silvestri del M5s, che domani nella capigruppo ribadirà «la ferma condanna del Movimento allo svolgersi dell’iniziativa».