Messina

Domenica 22 Dicembre 2024

Salvini: «Nella manovra verrà riattivata la società che dovrà realizzare il Ponte sullo Stretto»

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini

«In questa manovra di bilancio ci sarà la riattivazione della società che dovrà portare a termine il ponte sullo Stretto di Messina». Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, definendo l’opera un «simbolo del genio e dell’ingegneria» italiana. Salvini è intervenuto alla consegna della Msc Seaescape di Fincantieri. Occorreranno competenze: «Se ci sarà bisogno chiederemo una mano anche all’ingegneria di Fincantieri», ha proseguito Salvini per il quale «dopo 50 anni di chiacchiere portare la prima pietra del ponte che unisce una volte per tutte Sicilia, Calabria, Italia e Europa è uno degli obiettivi che mi sono prefissato». Del Ponte ha parlato anche il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, intervenendo a «24 Mattino» su Radio 24. «Spero - ha detto - che sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto sia la volta buona. Il Mediterraneo, lo sto vedendo con i miei occhi perché governo la Regione che ha il porto di Gioia Tauro, sta diventando sempre più importante. Parliamo di uno spazio dove si scambiano merci in quantità crescenti e in cui acquisteremo sempre di più l’energia nei prossimi anni. È il luogo nel quale si affacciano Paesi di un continente che moltiplicherà la sua popolazione e da cui dovremo importare probabilmente anche manodopera». Per Occhiuto «il Mediterraneo è strategico e credo che un’infrastruttura come il Ponte sullo Stretto sarebbe la dimostrazione di quanto il governo voglia investirvi. Le regioni del Sud, la Calabria in primo luogo, potrebbero essere veramente l’hub dell’Europa su questo bacino, per questo credo che il Ponte sia strategico». «Certo - sostiene ancora il presidente Occhiuto - non serve solo il Ponte alla Calabria e alla Sicilia, ma anche altre infrastrutture strategiche. Nella mia regione c'è un’unica strada di collegamento che è l’autostrada, e poi abbiamo soltanto un’altra strada che è definita da trent'anni la strada della morte, una cosa intollerabile in una regione civile».

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