«In Lombardia i problemi non mancano, il trasporto di Trenord è un servizio non efficace. Dobbiamo investire sulle infrastrutture, perché Salvini si occupa del Ponte sullo Stretto? Servono molte altre cose prima». Lo ha sottolineato la candidata alla presidenza di Regione Lombardia sostenuta dal Terzo Polo, Letizia Moratti, intervenendo a Telelombardia. Secondo Moratti, quello che serve è un «potenziamento delle infrastrutture in Regione Lombardia. Se cresce la Lombardia, cresce il Paese. Non mi sembra essenziale oggi il Ponte sullo stretto di Messina - ha concluso -. Per esempio Cremona è collegata malissimo con Milano, Brescia e Piacenza: queste sono le infrastrutture necessarie».
Le parole di Letizia Moratti hanno suscitato la vivace reazione del Comitato del sì al Ponte. «Attoniti e sgomenti. Così - afferma, in una nota, il “Comitato Ponte Subito” - siamo rimasti leggendo le dichiarazioni di Letizia Moratti, secondo cui il ministro Salvini sarebbe colpevole di occuparsi troppo del Ponte sullo Stretto di Messina trascurando le primarie esigenze della Lombardia».
«Non pensavamo - aggiunge il Comitato - che il benaltrismo potesse coinvolgere anche un così importante e autorevole esponente del Terzo Polo di Renzi e Calenda, convinti sostenitori del Ponte sullo Stretto con tanto di voti favorevoli ad ogni recente occasione parlamentare, per giunta con tinte così marcatamente nordiste, al punto da scavalcare non certo Salvini ma persino la Lega che fu. E addirittura rimproverare Salvini di essere troppo poco nordista. La Letizia Moratti che oggi parla con questi toni è la stessa che da autorevolissimo ministro del governo Berlusconi era raggiante quando quell'esecutivo, di cui faceva parte con ruoli di primissimo piano, finanziava, appaltava e poi approvava il Ponte sullo Stretto di Messina. Quale credibilità hanno, quindi, oggi le sue parole, che rappresentano anche agli occhi dei più ingenui soltanto un maldestro tentativo propagandistico dall’unico fine elettorale? Chi può pensare che per Moratti sia davvero prioritario riattivare il treno Cremona-Piacenza rispetto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, se la stessa Moratti, vivaddio, si è sempre battuta per il Ponte e fa parte di un partito che, doppio vivaddio, è tutt'oggi in prima linea per il Ponte?».
«Letizia Moratti sa benissimo - dice ancora il Comitato - quanto la realizzazione del Ponte sullo Stretto farebbe bene non soltanto al Sud Italia, ma più in generale a tutto il Paese e soprattutto al Nord e alla Lombardia, che con il Ponte sarebbe la Regione più ricca e importante di un’Italia molto più coesa, forte e sviluppata che non avrebbe più nel Sud quella zavorra che oggi frena la crescita dell’intera Nazione proprio per l'assenza di infrastrutture strategiche e di collegamenti essenziali».
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