Al governatore della Sicilia, Renato Schifani, è stato affidato il ruolo di commissario straordinario per la baraccopoli di Messina. «L’abbattimento delle baraccopoli di Messina è una delle misure che ho voluto come ministro per il Sud di cui sono più fiera, perché cancella una vergogna durata oltre un secolo. Col governo Draghi stanziammo 100 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione per la bonifica delle aree, la riqualificazione urbana e il ricollocamento abitativo dei residenti - dice Mara Carfagna, presidente di Azione - Gli abbattimenti sono iniziati quasi subito, ora si tratta di completare gli interventi già avviati. Auguro perciò al presidente Schifani, nuovo commissario per il risanamento delle baraccopoli, buon lavoro. Bisogna dare quanto prima una vera casa e restituire dignità e diritti a famiglie che sono state troppo a lungo dimenticate».
«Il testo del decreto Milleproroghe è stato bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato e conseguentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tra le tante novità il provvedimento ne contiene una davvero importante per la città di Messina, una misura alla quale ho lavorato nelle ultime settimane e che sarà decisiva per continuare a spendere le risorse messe a disposizione per la riqualificazione dell’area urbana. Il commissariamento relativo al risanamento delle baraccopoli di Messina sarà prorogato di un anno, ma dall’1 gennaio 2023 il nuovo commissario straordinario del governo sarà il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani». Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento. «Ringrazio il prefetto di Messina, Cosima Di Stani, per il lavoro svolto in questi mesi nella qualità di commissario, e per aver portato avanti - con sacrificio, professionalità e senso dello Stato - le opere di demolizione e di messa in sicurezza delle baracche presenti in città: realtà indegne per un Paese civile, con tetti in eternit e fogne a cielo aperto. Ma adesso è giusto che sia la politica a farsi carico di questo fardello, continuando ad ultilizzare presto e bene i 100 milioni di euro stanziati un anno e mezzo fa dal cosiddetto emendamento Carfagna. Avere, dunque, un commissario ‘politicò, che conosce bene la realtà siciliana e che dialoga costantemente con l’esecutivo nazionale potrà essere un valore aggiunto nella messa a terra di questi fondi e nella risoluzione di tanti problemi. Un’ottima notizia per i messinesi e per tutta la Regione. Un tassello in più contro il degrado e a favore del percorso di rinascita della città dello Stretto».
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