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Eolie, quasi 1700 persone con il reddito di cittadinanza: via ai lavori sociali 

Cristina Roccella e Bartolo Ziino. Foto notiziarioeolie.it

L’altra faccia delle Eolie. Paradiso turistico ma cresce la povertà. “Sono più di 1400 persone che attualmente ricevono il reddito di cittadinanza nel Comune di Lipari. Diventano quasi 1700 se consideriamo anche gli altri tre Comuni di Salina”. I dati li ha resi noti Cristina Roccella, assessore alle oolitiche sociali, sanitarie e educative del Comune di Lipari che abbraccia sei delle sette isole Eolie che ha messo a punto una “mini indagine”.

“Queste cifre – spiega - rappresentano quasi l’11% della popolazione – ovvero una persona su dieci. Un numero inferiore rispetto alla percentuale di percettori in Sicilia (14,5%), ma molto più alto della percentuale nazionale (6%).

Guardando il report trimestrale Inps di Ottobre 2022 sul Rdc (e pensioni di cittadinanza), il numero di percettori di Rdc della provincia di Messina supera il numero di percettori di Umbria e Marche messi insieme, o quelli di tutto il Veneto (questo, per gli appassionati di numeri, se consideriamo i percettori come singoli individui; se dovessimo prendere in considerazione i nuclei familiari di cui ogni percettore fa parte, le Isole Eolie da sole supererebbero l’intera provincia di Rovigo, o di Piacenza, o di Ascoli Piceno).

“Sarebbe necessario – evidenzia la dottoressa Roccella - fare una approfondita riflessione su quali sono le condizioni, le opportunità lavorative, le offerte di servizi di ciascun territorio, che determinano queste differenze. Certamente, non è una questione di volontà individuale. Analizzando più nel dettaglio i dati disponibili su Lipari, sappiamo – dall’analisi di circa un terzo delle istanze – che la gran parte dei percettori risiede nell’isola di Lipari (l’87% di tutti i percettori del Comune), e che a Panarea e Alicudi risiede meno dell1% dei percettori. Meno di uno su dieci percettori (9%) è straniero, percentuale che arriva a zero a Panarea e Alicudi. Ci sono anche altri numeri che ci permettono di tracciare un profilo delle vulnerabilità dei cittadini di Lipari: sappiamo che in tutto il Distretto sociosanitario (ovvero includendo i residenti di Salina) sono circa 6500 le persone affette da una patologia che dà diritto a un’esenzione dal ticket di specifiche prestazioni: sul totale della popolazione queste rappresentano il 42%, ovvero quasi una persona su due”.

A Lipari sono circa 580 le persone in possesso di un contrassegno per disabili, ovvero che hanno un problema di deambulazione legato a varie patologie (temporaneo o permanente) o sono non vedenti. Queste persone rappresentano il 4,5% della popolazione residente – un dato che si allinea alla media nazionale delle persone con disabilità certificata (5,2%), anche se non corrisponde necessariamente al totale delle persone con disabilità che vivono sull’isola. Il bisogno di sostegno per superare le difficoltà legate a una ridotta mobilità emerge anche dalle richieste di accesso al servizio di trasporto riattivato recentemente dal Comune, con numeri sempre più in crescita.

E ancora: “anche senza quantificazioni – puntualizza l’assessore Roccella - sappiamo da segnalazioni delle forze dell’ordine e dei cittadini ai servizi sociali di situazioni di disagio, speso legati a problemi di salute mentale, che portano alcune persone a una progressiva marginalizzazione che a volte viene raccontata quando le conseguenze sono ormai molto gravi. Che fare? L’Amministrazione ha il compito non solo di conoscere le vulnerabilità di un territorio, ma anche di adoperarsi attivamente per assicurare una risposta quanto più possibile adeguata". Il Piano di Zona – ovvero il piano che consente l’attivazione di servizi socio-sanitari come previsto dalla Legge 328 del 2000 – è certamente uno degli strumenti più efficaci per rispondere a questi bisogni. Ma ci possono essere anche molti altri modi di attivare risorse sul territorio. Il RdC ha rappresentato negli ultimi anni la misura più efficace di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale – anche se non è riuscito a raggiungere il secondo obiettivo per cui era stato creato, ovvero il reinserimento lavorativo.

"Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha attivamente promosso l’inclusione dei percettori di RdC in progetti utili alla collettività (PUC), definiti con il doppio obiettivo di valorizzare esperienze e competenze dei percettori, e di coinvolgerli nel contribuire attivamente alla vita della comunità – attraverso attività ausiliarie a quelle dei servizi pubblici (per un minimo di otto ore settimanali). A Lipari siamo ancora in attesa della conferma di un finanziamento nazionale – stanziato per le zone ultra-periferiche nel 2022 – che ci consenta di poter attivare la tutela assicurativa Inail necessaria per l’inserimento di percettori di reddito nei PUC”. “Anche in previsione di una drastica riduzione del numero dei percettori – conclude - nei prossimi mesi, speriamo comunque di poter coinvolgere un numero significativo di persone in attività utili per l’intera comunità. Questo è uno dei tanti modi in cui si rafforza la coesione sociale”.

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