
Barbara Floridia, senatrice messinese e presidente della commissione di vigilanza Rai, interviene sui dibattiti in tv in caso di femminicidi. «La Rai - afferma - ha il dovere di fare massima attenzione quando si affrontano questi temi, evitando di offrire messaggi sbagliati e scegliendo con cura ed equilibrio le persone chiamate a commentare. Il servizio pubblico dovrebbe inoltre programmare campagne comunicative sull'educazione affettiva. Anche questo è pluralismo».
Più in generale Floridia dice che «davanti a femminicidi come quello di Giulia (nella foto) e alla conta senza fine delle vittime, si comprende come il nostro Paese e la nostra società abbiano bisogno di una vera e propria rivoluzione culturale. Servono strumenti di prevenzione al servizio dei giovani e di sostegno per gli adulti in difficoltà. È il momento di introdurre anche in Italia l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Serve il supporto psicologico per gli studenti, di scuola superiore e universitari e per le loro famiglie».
Persone:
2 Commenti
Lauretta
20/11/2023 15:36
I giornalisti sbagliano a chiamarli innanzitutto...." ragazzi"....è come se li giustificassero come fosse un errore di gioventù NON È COSÌ dopo i 14 anni sono penalmente perseguibili e dopo i 18 anni sono adulti chiamateli uomini visto che hanno tutti i diritti ed i doveri di uomini...
Mario
21/11/2023 09:33
Secondo me è gente malata e non c'entra niente con la cultura. Gente che va curata ma non tutti i genitori si accorgono del problema. Uno che sta bene queste cose non le farebbe mai.