Ha preso il via a piazza Cairoli a Messina il corteo, al quale hanno partecipato circa duemila persone, contro la realizzazione del Ponte dello Stretto, che è arrivato fino a a piazza Duomo. Alla manifestazione ha aderito un variegato coordinamento di comitati, associazioni, partiti, sindacati e oltre 70 sigle da tutta Italia. Alle adesioni collettive si sono aggiunte personalità del sociale, della cultura e della politica, che pur non potendo essere fisicamente presenti a Messina hanno voluto manifestare la loro vicinanza alla lotta contro il ponte. Alla manifestazione ha partecipato il presidente della federazione dei Verdi, Angelo Bonelli, oltre a parlamentari e dirigenti nazionali e regionali di associazioni, partiti e sindacati. In testa al corteo uno striscione con una foto dello Stretto di Messina con scritto «Lo Stretto non si tocca». Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra fa sentire la sua vicinanza al corteo attraverso un post su Facebook. «Per il ponte il governo Meloni mette 700 milioni nella prossima manovra - afferma il leader di SI - e per un totale di 12 miliardi nei prossimi anni. E chissà quanti altri soldi ci vorranno. Ma il primo effetto lo ha avuto: ha moltiplicato le poltrone. E più che un ponte al momento rischia di essere una allegra mangiatoia per pochi». «Il Ponte - aggiunge - è uno schiaffo al Sud, un’opera costosissima e inutile, in un territorio in cui mancano i treni e quelli che ci sono viaggiano a binario unico. Magari se il ministro Lollobrigida viaggiasse in treno per tutto il Sud, si potrebbero moltiplicare le fermate...».