Angelo Bonelli riaccende i riflettori sul progetto del Ponte sullo Stretto e sui compensi per il Consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina, preannunciando «una ennesima interrogazione», questa volta «anche sulla mancanza di trasparenza».
«In risposta ad un mio question time rivolto al ministro Matteo Salvini - scrive il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra -, il sottosegretario Galeazzo Bignami ci informa che la relazione di aggiornamento del Ponte sullo Stretto, un progetto che vorrebbe realizzare un’opera mai costruita nel mondo, è stata presentata il 30 settembre, ovvero 24 ore dopo la firma dell’atto negoziale tra la Stretto di Messina e il consorzio Eurolink. Ma davvero hanno aggiornato un progetto vecchio di 12 anni in sole 24 ore? Sembra uno scherzo».
Per Bonelli, dunque, c’è un tema di «mancanza di trasparenza, in violazione delle norme» per la «mancanza di informazioni su questi atti, a eccezione - rileva il parlamentare - dell’aumento dello stipendio dell’amministratore delegato Pietro Ciucci, arrivato a 240 mila euro». La cifra complessiva di 240 mila euro annui, a cui fa riferimento Bonelli, è quella che la società Stretto di Messina ha indicato sul suo sito pubblicando i compensi annui di tutti i componenti del consiglio di amministrazione nominato dall’assemblea degli azionisti il 6 giugno del 2023: per il presidente Giuseppe Recchi il compenso annuo è complessivamente di 97 mila euro, per gli altri tre consiglieri è di 25 mila euro. E la stessa società Stretto di Messina tiene a precisare che i compensi per il Consiglio d’amministrazione e in particolare per il presidente e per l’amministratore delegato «sono stati fissati in attuazione puntuale di quanto previsto dal cosiddetto tetto ai compensi definito dalle norme di legge in vigore».
Il decreto, che a marzo 2023 ha rimesso in campo la realizzazione del Ponte, «prevede espressamente che l’aggiornamento del progetto doveva essere preceduto dalla sottoscrizione di un atto negoziale che è avvenuto il 29 settembre. Voglio sperare - scrive ancora Bonelli - che l’incarico formale al consorzio Eurolink non sia stato dato informalmente».
Il dibattito politico non si è mai spento da quando il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha rilanciato il progetto, che va avanti. «È ormai imminente l’approvazione del progetto definitivo e il conseguente avvio delle procedure relative agli espropri dei terreni sui quali sorgeranno il ponte sullo Stretto e le opere annesse. Il nostro obiettivo - ha indicato nei giorni scorsi Pietro Ciucci - è molto impegnativo, difficile, ma resta quello di avviare i primi lavori di realizzazione nell’estate 2024».
Nella foto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nella sede della società Stretto di Messina accanto al plastico del Ponte (foto di Massimo Percossi/Ansa)
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