Anche nei centri del Messinese è sempre più emergenza sanità e tra Lipari, Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto è stata creata «l’assemblea per la salute pubblica». In vista della manifestazione che si terrà a Milazzo venerdì 17 maggio per rivendicate le esigenze di potenziamento dei distretti socio-sanitari, a Lipari avrà luogo un’assemblea pubblica domenica 7 aprile alle 11 sul corso principale (alla palma), in occasione della giornata mondiale della sanità, nell’ambito del quale saranno condivise le richieste sulle priorità eoliane. L’Oratorio Giovanni Paolo II di San Filippo del Mela ha ospitato un’assemblea sul potenziamento della rete sanitaria del territorio, a cui hanno partecipato associazioni, comitati, rappresentanti sindacali e singoli cittadini, di diversi comuni della fascia tirrenica (Barcellona, Milazzo, Merì, Santa Lucia del Mela, Monforte, Venetico, San Filippo del Mela, Lipari).
«L’esito di questa convergenza di intenti - puntualizzano in una nota i promotori - è stato la costituzione di un’assemblea permanente che promuova una mobilitazione unitaria per la salute pubblica. L’obiettivo principale è quello di garantire un accesso equo e di qualità ai servizi sanitari per tutti gli abitanti dei comuni afferenti ai distretti socio sanitari di Milazzo, Barcellona e Lipari. Si propone anche di essere lo strumento attraverso cui coinvolgere le comunità nella partecipazione alla mobilitazione e nel definire una piattaforma rivendicativa». I partecipanti hanno definito dei punti definiti vitali: «La gestione della sanità non deve conformarsi alle logiche di profitto, ma al contrario ai principi di universalità, gratuità e solidarietà, attraverso una presenza capillare sul territorio. I servizi resi devono rispondere ai bisogni delle persone e del territorio, non a leggi scritte solo in funzione di razionalizzazione delle risorse e tagli». E ancora: «Va quindi arginato il processo di aziendalizzazione e privatizzazione della sanità pubblica perché causa della condizione disastrosa in cui versa il sistema sanitario nazionale. Bisogna anzitutto aumentare l’organico per potenziare e organizzare meglio i reparti e le strutture territoriali, per far fronte ai disagi e ai gravi disservizi a cui assistiamo e assicurare tempi brevi nella diagnosi, nel monitoraggio e nella terapia, soprattutto per i pazienti oncologici».
Nel contempo a Lipari, in un giorno vi sono stati ben tre interventi dell’elisoccorso del 118 per isolani con problemi cardiovascolari trasferiti negli ospedali di Patti e del Papardo di Messina. La signora Gessica Paino ha raccontato in particolare l’odissea vissuta da suo padre: «A causa di un dolore al petto, lo abbiamo trasferito in ospedale. Prontamente gli vengono fatti tutti gli accertamenti e si sospetta un problema cardiaco. È stato tenuto in osservazione al pronto soccorso (dove è stato controllato scrupolosamente da tutto lo staff medico che ringrazio) per un giorno intero, dopodiché si è ritenuto necessario, anzi obbligatorio il trasferimento con l’elisoccorso. Tutto questo perché non abbiamo dei cardiologi fissi nel nostro ospedale. Quindi o hai la “fortuna” di stare male nei giorni dove sono presenti, oppure ti puoi affidare solo al buon Dio sperando che vada tutto bene».
Foto notiziarioeolie.it
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