Messina

Domenica 22 Dicembre 2024

Regione, stanziati 90mila euro a Stromboli e Ginostra per i danni dopo l'alluvione

Ammonta a 90 mila euro la somma destinata a eliminare le forti criticità presenti nell’isola di Stromboli, dopo gli eventi alluvionali del 19 ottobre scorso. A impegnarla per la realizzazione di interventi di somma urgenza è stata l’Autorità di bacino della presidenza della Regione, al termine dei sopralluoghi congiunti effettuati nei giorni scorsi dai tecnici dell’ufficio e da quelli dell’amministrazione comunale locale. È quanto si legge in una nota della Regione Siciliana. Nell’isola delle Eolie, sottolinea la nota, a causa delle forti piogge dei giorni scorsi, si sono registrate copiose colate di fango e di detriti, che hanno riguardato tanto l’abitato di Stromboli quanto quello della frazione di Ginostra, mettendo a serio rischio alcune abitazioni in corrispondenza del torrente Mastrogiovanni. Il corso d’acqua, a seguito delle forti precipitazioni, ha esondato nella zona di Ginostra, erodendo le sponde laterali e trascinando massi ciclopici di varie pezzature dalla parte sommitale del versante. L’erosione delle sponde ha interrotto la via San Vincenzo e ha determinato una situazione di criticità e potenziale pericolo. Nell’abitato di Stromboli, invece, i danni sono stati determinati dall’azione delle acque e hanno interessato soprattutto i torrenti San Bartolo e Montagna Russo. Quest’ultimo, prosegue la nota, ha esondato in corrispondenza dell’attraversamento della via Vittorio Emanuele a causa dell’ostruzione provocata da un masso di notevoli dimensioni rotolato dalla zona soprastante. L’ostruzione dell’alveo, provocata dal masso, ha inoltre determinato il rigurgito della colata di fango e l’accumulo di materiale composto da detriti vari che ha innalzato l’alveo del torrente di un paio di metri in corrispondenza di alcune abitazioni. Il lavoro che sarà necessario effettuare riguarderà, pertanto, la rimozione del materiale alluvionale, la realizzazione di vasche di contenimento finalizzate sia a dissipare la velocità dell’acqua sia a contenere l’ulteriore rotolamento di rocce, il monitoraggio dei massi ciclopici in situazione di potenziale crollo e la rimozione di quelli in situazioni di instabilità.

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