Ponte sullo Stretto, Webuild rassicura tutti: «Alla tenuta provvedono gli ingegneri, già nel mondo costruite 5 opere così»
La tenuta del Ponte sullo Stretto di Messina non preoccupa. Così come il rischio di infiltrazione mafiose sui lavori. «Leggo di timori e preoccupazioni - ha detto l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, parlando in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, sede della Regione Siciliana, assieme al presidente Renato Schifani e al presidente di Rfi Dario Lo Bosco per fare il punto sugli investimenti del gruppo in Sicilia e sull'attività di formazione del personale da impegnare nei cantieri - sul ponte sullo Stretto. Resisterà al vento? Starà in piedi? Mentre se ne parla, nel mondo sono stati già costruiti 5 ponti col sistema studiato per il Ponte di Messina. Le persone che non si occupano di ingegneria possono stare tranquille, c'è gente che si sta occupando di questi problemi». Sarà proprio Webuild a costruite il ponte. «Si tratta di una enorme opportunità - ha detto Salini - per dimostrare al mondo che le nostre capacità ingegneristiche e la nostra capacità di sognare possono essere trasformate in realtà». Un altro dei pericoli paventati è quello rappresentato dalla mafia. «Si stanno facendo appositi protocolli di legalità - ha spiegato l'ad di Webuild - per dare trasparenza. Non si può semplicemente dire che nella realizzazione del Ponte sullo Stretto ci possono essere problemi legati alla legalità: può accadere qui e dappertutto. I problemi vanno gestiti insieme dal sistema delle imprese e dai corpi dallo Stato: non abbiamo timori da questo punto di vista». Di recente si sono state molte polemiche legate agli espropri e al rischio che alcuni terreni possano essere nelle mani della criminalità organizzata. Nessun rischio infiltrazione anche secondo Gianni De Gennaro, presidente di Eurolink, il consorzio di imprese che ha presentato la documentazione di aggiornamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. «Sicuramente - afferma l’ex capo della polizia ed ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri del governo Monti - saranno rispettate al massimo tutte le norme e ci sarà una costante collaborazione con le istituzioni competenti. E questa è la prevenzione. Poi ci sono anche gli strumenti per reprimere. Mi sento assolutamente sereno e tranquillo sul fatto che ci saranno tutte le condizioni per lavorare in trasparenza, legalità e rispettando le norme». «Questa infrastruttura - ha sottolineato ancora Salini - rappresenta per un gruppo come il nostro una grandissima vetrina, così come lo rappresenta per il Paese». Secondo l'amministratore delegato del gruppo incaricato di costruirlo, «il ponte non è solo un collegamento viario o la possibilità di avere una ferrovia che finalmente connetterà la Sicilia con il resto del Paese. Quando noi lavoreremo qui con mille fornitori, molte imprese avranno la possibilità di partecipare ad un’opera altamente tecnologica. Record del mondo per la distanza di un ponte sospeso significa per noi fare qualcosa di unico».