«Tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto di Messina sono note, censite e monitorate, comprese quelle del versante calabrese. I punti di contatto con il terreno dell’Opera di Attraversamento, sulla base degli studi geosismotettonici eseguiti, sono stati individuati evitando il posizionamento su faglie attive». Lo afferma l’amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, replicando a chi sostiene che il pilone calabrese del Ponte sullo Stretto sarebbe sulla faglia attiva. Ciucci interviene anche sul nuovo esposto presentato dal deputato di Avs Angelo Bonelli: «Come spiegato più volte - commenta con l’Ansa - la documentazione richiesta dall’onorevole Bonelli riguardante il rapporto negoziale tra la Stretto di Messina e il Contraente generale nonché l’atto aggiuntivo alla convenzione di concessione, sono in corso di definizione così come previsto dal DL 35/23, quindi al momento non sono disponibili in quanto non esistono. Si ripete quanto già accaduto per la Relazione del progettista, chiesta quando ancora non era definita ma, immediatamente consegnata all’onorevole Bonelli nel momento in cui è stata approvata dal cda della Stretto di Messina». «L’iter approvativo del progetto - conclude Ciucci - prevede la valutazione del ministero dell’Ambiente, commissione di Via-Vas, e lo svolgimento della conferenza di servizi. L’esito di queste due procedure sarà esaminato dal Ministero delle Infrastrutture e sottoposto al Cipess. Questa percorso è chiaramente delineato sempre dal Dl 35/23 e tiene conto del fatto che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si era già espresso favorevolmente all’unanimità in una precedente fase progettuale. Infatti di norma il Consiglio si pronuncia sul progetto preliminare».