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Gli scontri a Messina, il Comune: legittimo manifestare ma violenza e vandalismo sono intollerabili

La manifestazione No Ponte

L'amministrazione comunale di Messina sottolinea che «i gravi episodi di tensione nulla hanno a che vedere con il legittimo diritto di manifestare. Rispettiamo tutte le posizioni e la libertà di espressione, ma condanniamo fermamente chi strumentalizza le manifestazioni per portare avanti atti di violenza e vandalismo. Esprimiamo la nostra solidarietà alle forze dell’ordine e, in particolare, all’agente rimasto ferito durante gli scontri».

Intanto la Rete degli studenti medi e l’Unione degli universitari esprimono «solidarietà a chi era presente a Messina, perché voleva manifestare pacificamente il proprio dissenso; ma prendiamo invece le distanze da comportamenti antidemocratici e vandalici». Il riferimento è alle tensioni tra manifestanti e polizia al corteo del pomeriggio contro la costruzione del ponte sullo Stretto.
Gli studenti hanno deciso di non aderire «perché non abbiamo condiviso le modalità di organizzazione della manifestazione sfociata, purtroppo, in manganellate da parte delle forze dell’ordine sui manifestanti, tra cui c’erano anche famiglie e bambini. Non possiamo che condannare una gestione del dissenso che utilizza la forza come strumento di repressione. Non condividiamo però il metodo portato avanti dagli organizzatori, che hanno escluso le realtà che hanno promosso fin qui le più grandi manifestazioni contro il ponte degli ultimi anni, svolte in modo assolutamente pacifico».

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