ALCARA LI FUSI. Balli, canti e poi ancora una volta lui, il rito pagano più antico d'Italia. Si rinnova anche quest'anno, ad Alcara Li Fusi in provincia di Messina, la festa del “Muzzuni”, un rito capace di coinvolgere non solo per la bellezza degli eventi in programma ma anche per i suoi significati più intimi e misteriosi.
Quello di mercoledì 24 giugno, giorno conclusivo delle manifestazioni in programma da domenica 21, è infatti il giorno della vita e della prosperità. Ancora una volta gli abitanti del paese torneranno a colorare i loro cortili con drappi, “pizzare” e gioielli. E al centro campeggerà lui, il “muzzuni”.
Le chiese saranno aperte, la banda suonerà a festa - il 24 pomeriggio - per la tradizionale processione sacra di San Giovanni, in antitesi a ciò che si svolgerà dopo il tramonto con il rito pagano. L'intero paese regalerà emozioni a tutti quelli che decideranno di partecipare agli eventi che l'Amministrazione Comunale e l'assessorato al Turismo, guidato da Fabio Zaiti, hanno messo in programma per far innamorare turisti e visitatori di questo borgo dalle innumerevoli risorse. E in più, nell'ambito della riscoperta delle tradizioni, una fashion designer ha disegnato degli abiti appositi, realizzati da un gruppo di sarte del paese, che riportano indietro nel tempo, proprio agli anni in cui il rito ha preso vita. Gli stessi abiti che sfileranno durante il rito saranno esposti anche ad Expo Milano.
Ma, ad aprire le danze, come contorno alla festa unica e irripetibile del 24, sarà un grande festival dedicato alle musiche popolari. Una kermesse che di anno in anno si è arricchita di nomi prestigiosi. Lunedì 22 e martedì 23, per il “Muzzuni World Festival”, progetto artistico lanciato nel 2012 dell'Amministrazione Comunale inizialmente come rassegna di canti popolari, saliranno sul palco importanti rappresentanti del genere come i Lautari, Carmelo Salemi, Rita Botto con gli Asteriskos, la Compagnia di Canti Popolari “Antichi Suoni”, il trio Laguardia e l'ospite internazionale d’eccezione Cassandre Balbar.
La domenica (21 giugno) che anticipa le manifestazioni del Muzzuni è invece dedicata al turismo naturalistico con il pasto dei grifoni (dalle ore 8.30) – il paese è conosciuto in tutto il mondo per la folta colonia di rapaci presente nell'area - e a seguire una passeggiata naturalistica che porterà i partecipanti alla scoperta delle piante commestibili spontanee dell'area nebroidea.
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