PALERMO. Si chiama "smoking land" il sito idrotermale con oltre 200 camini vulcanici scoperto nel fondale marino tra l'isola vulcanica di Panarea e l'isolotto di Basiluzzo, nell'arcipelago delle Eolie, dai ricercatori dell'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr), Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in collaborazione con la Marina Militare, Università di Messina e di Genova e l'Istituto per l'ambiente marino costiero (Iamc-Cnr).
Lo studio, pubblicato su Plos One, fornisce nuove informazioni sulle caratteristiche biologiche e minero-geochimiche dei sistemi idrotermali superficiali del mar Mediterraneo.
"Lo Smoking Land - afferma Federico Spagnoli dell'Ismar-Cnr - è costituito da decine di strutture a forma di cono, composte soprattutto da ossidi di ferro, di un'altezza variabile da 1 a 4 metri e una base con diametro medio di circa 3,8 metri. Alcune di queste bocche emettono fluidi acidi, ricchi di gas, in prevalenza anidride carbonica". Una struttura così estesa e complessa trova uguali solo in alcune aree oceaniche.
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