A Filicudi, nelle isole Eolie, al via un progetto per proteggere i delfini. È portato avanti dall'associazione «Filicudi Wildlife Conservation», presieduto dalla biologa Monica Blasi.
«Ne abbiamo censiti 42 - spiega - e si divertono a girare sempre insieme per il mare dell’Arcipelago, seguendo anche yacht e gommoni. Il più anziano si chiama Pino, ha 30 anni ed è sopravvissuto anche a colpi di arma da fuoco e malattie. I "tursiopi", cetacei della famiglia dei Delfinidi, sono al centro di uno dei tanti progetti di ricerca della nostra associazione. Il mare delle Eolie va tutelato, il pesce scarseggia».
«Il numero di tursiopi o stenelle nei nostri mari non è aumentato, al contrario - continua la Blasi - è la diminuzione del pesce disponibile a far risaltare la presenza dei cetacei che vanno a cibarsi delle prede finite nelle reti. Bisogna pensare a interdire determinate aree per consentire il ripopolamento ittico, in questo senso bisognerebbe accelerare l’iter per la creazione dell’Area Marina Protetta».
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