Mai più astinenza da tiramisù: arriva sul mercato la soluzione portatile chiamata «Tirami più sù», un box contenente al suo interno un tubetto e una scatoletta sigillata. Nel tubo la crema di caffè. Nella scatolina dei mini savoiardi e un cucchiaino in puro cioccolato. A ideare la nuova proposta dolciaria è lo chef Pasquale Caliri che ha presentato il prodotto nel corso di «Cibo Nostrum», manifestazione di enogastronomia in programma dal 20 al 22 maggio a Taormina a cui partecipano- si legge una nota- novecento chef provenienti da tutt'Italia. Per consumarlo lo chef Caliri, già inventore dell’arancino anti-vecchiaia, consiglia, se ci si trova in viaggio, in barca, a scuola o in ufficio, di prendere il tubetto e versarlo in un piccolo contenitore per poi amalgamarlo con un cucchiaino di cioccolato una volta aperto il box. Nel commentare la creazione lo chef del ristorante Marina Yachting Club di Messina dice che la «la pasticceria rimane sempre un campo dove la sfera del gioco è possibile. Il dessert- aggiunge- ci rimanda ai ricordi piacevoli dell’infanzia dove la componente ludica rappresentava il pensiero ricorrente. Il «Tirami più Sù» - conclude Caliri - sarà un concentrato di delizia, di praticità e di giocosità e presto sarà commercializzata nelle pasticcerie siciliane». Della specialità si sarebbero occupati i giornali del Nordest che l'hanno duramente contestata. Ristoratori e sindaci rivendicano infatti la nascita del dolce e quindi giudicano quella di Caliri quasi una forzatura di natura commerciale. «Il segreto del «Tirami più Sù» - dichiara Caliri, che comunque vuole smorzare le polemiche con i colleghi del Nord - sono le uova bianche di razza siciliana allevate in modo naturale che contengono poco colesterolo e tanta vitamina A e E. Le "Uova di Sivio", il produttore da cui mi fornisco, alleva razze antiche di galline che oltre alle qualità benefiche per il nostro organismo valorizzano il sapore del nostro Tirami più su».