Due anni di successi, vissuti con il piede sull'acceleratore. Due anni di Festival di Sanremo (il primo vinto tra le Nuove Proposte con Amen nel 2016, il secondo a seguire conquistato a furor di popolo con Occidentali's Karma), di classifiche ai vertici e di brani orecchiabili, di un tour lungo 45 date in tutta Italia, «due anni che sto ancora cercando di capire, che hanno sconvolto il mio orologio biologico quotidiano».
E quindi ora il meritato il riposo. Sì, se non fosse che parliamo di Francesco Gabbani. Di stare fermo proprio non se ne parla. E così, per «non isolarmi troppo mentre lavoro al nuovo album», il cantautore toscano si regala un minitour.
«Solo sei date in luoghi molto suggestivi, come il Teatro Antico di Taormina o lo Sferisterio di Macerata. L’ho deciso un po' perché c'era richiesta di live da parte del pubblico, un po' perché mi fa soffrire stare troppo a lungo lontano dalla dimensione live. E per il Gabbalive18 ho voluto come sottotitolo 'Magellano è ancora in viaggio'. Perché Magellano, oltre a essere il titolo dell’ultimo album, è la figura di un personaggio che va verso l’ignoto. E mi sta a cuore».
Intanto, racconta al telefono, tra una prova e l’altra, raccoglie idee e spunti per il prossimo lavoro discografico, «andando a ripescare nell’old style, nel funky, nel rhythm and blues, nel reggae, che molti non sanno ma sono i generi che mi hanno avvicinato alla musica. Mi piace pensare di poter riusare queste componenti. Però lavoro senza ansia, senza tempistiche già fissate: stavolta voglio prendermi il tempo che mi serve, quello giusto per realizzare qualcosa che mi rappresenti».
Già, perché dopo la vittoria, inaspettata al festival del 2017, senza un disco pronto, fu una corsa contro il tempo.
«E' vero, un po' lo è stato. Ma stavolta non c'è pericolo - ride, Francesco -. Ci vorrà il tempo che ci vorrà».
Nessuna paura di essere "dimenticato"?
«Mi sono ripromesso di vivere la musica con naturalezza. Ad esempio, potevo mettermi a tavolino a scrivere un pezzo estivo che potesse candidarsi a tormentone: non l’ho fatto. Non ho l’ansia da classifica, ma certo non aspetterò 5 anni per tornare».
E Sanremo?
«E' come un luogo al quale ti legano solo ricordi belli. Penso che prima o poi tornerò. L’anno scorso in via informale mi cercarono, ma sarebbe stata la terza presenza di fila e non mi sentivo pronto. Il prossimo febbraio? Bè, potrei andare a vedere il concerto di Baglioni all’Ariston...», dice scherzando.
Comunicativo, solare, disinvolto, la tv gli ha già messo gli occhi addosso.
«Ma ho detto no. Quello che so fare in maniera dignitosa è la musica. Proposte strane? Mi hanno offerto anche una fiction. Ma la cosa che mi sorprende sempre è la quantità di richieste che ricevo per essere regalo di compleanno. Non so, forse vorrebbero che uscissi dalla torta».
Queste le date del Gabbalive: 6 luglio Codroipo (UD), 8 luglio Vigevano (PV), 26 luglio Villafranca (VR), 2 agosto Taormina, 11 agosto Marina di Castagneto Carducci (LI), 26 agosto Macerata (MC).
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