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SputnikPro in Sicilia, dalla Russia con idee per il giornalismo del futuro

SputnikPro a Messina

L’agenzia e radio russa Sputnik sbarca in Italia  in versione “Pro”, con una conferenza a Messina per discutere di tendenze e innovazione del mondo dell’informazione e della ricerca di nuovi canali e mezzi per trasmettere i contenuti mediatici.

A organizzare l'iniziativa, il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, la Fondazione Bonino Pulejo, la S.E.S. (Società Editrice Siciliana) e l’Accademia Peloritana dei Pericolanti.

Davanti a decine di studenti e insegnanti dell’università è stato illustrato il progetto dal vicedirettore del gruppo mediatico Rossija Segodnja Natalja Loseva e dal numero due della sezione trasmissioni all’estero Tatjana Kukhareva. Ad accoglierli il rettore Salvatore Cuzzocrea, l'incontro è stato moderato da Lino Morgante, direttore editoriale e presidente di SES, editrice di Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia.

“E’ la prima volta che viene organizzato un simile evento nell’ambito del progetto SputnikPro in Italia. La nostra agenzia si colloca ora tra quelle leader nella produzione di formati giornalistici innovativi, in particolare per quanto riguarda la realtà aggiunta (aumentata) e la realtà virtuale – ha spiegato Loseva dopo l’incontro – E’ stato interessante condividere con i colleghi italiani la nostra esperienza e discutere le prospettive di sviluppo del giornalismo ad alta tecnologia”.

Negli ultimi anni Sputnik si è fatta spazio tra le grandi agenzia internazionali, con una rete informativa internazionale molto tempestiva, e ora punta sull’innovazione, proponendo il suo modello per un settore stravolto dall’utilizzo delle nuove tecnologie.

E il lato high-tech di Sputnik ha interessato i giovani studenti, per cui è stata davvero “una rara possibilità di ottenere informazioni di prima mano su un grande gruppo mediatico e in particolare su come Sputnik lavora in condizioni di estrema concorrenza nel mondo dell’informazione”, come ha sintetizzato una dei giovani che hanno partecipato, Cristiana Ferrigno. “Nel mondo dei media le cose cambiano con tale velocità che i libri di testo sui quali studiamo sono già invecchiati”.

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