Eventi a Taormina per lanciare la proposta di istituire una giornata Internazionale delle Vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. Si terranno il 28 luglio e sono organizzati dall'associazione nazionale Vittime civili di guerra. Si inizierà alle 15 con una tavola rotonda dal titolo “Mai più vittime civili di guerra – la cultura della pace e della solidarietà quale strumento di prevenzione e risoluzione dei conflitti”, articolata in due sessioni, a cui parteciperanno personalità di alto livello italiane e internazionali. A seguire, alle 21:30, al teatro Antico di Taormina, si terrà il concerto “Musica da Gerusalemme, segni di speranza” del pianista Mohammad Alshaikh, con l’Orchestra "Taormina Opera Stars" diretta da Salvo Miraglia. Durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento di Taormina, moderata da Metis Di Meo, sono stati presentati i dati relativi all’ultimo decennio sulla violenza esplosiva nei confronti della popolazione civile. E' intervenuta la senatrice Urania Giulia Rosina Papatheu, promotrice dell’evento che ha ricordato l’importanza di “innaffiare il seme della pace” per evitare che la guerra continui a mietere vittime tra i civili, i bambini in particolare. Il presidente nazionale dell’ANVCG Giuseppe Castronovo ha ricordato nel suo intervento la sua storia di vita. Quella di un bambino di nove anni divenuto cieco assoluto a causa dell’esplosione di un ordigno bellico dall’aspetto ingannevole, che da lì in poi ha dedicato la propria esistenza per i diritti dei ciechi e delle vittime civili di guerra. Su questa proposta, nata all’interno dell’ANVCG, è intervenuto Umberto Vattani, che ha accettato l’invito dell’associazione di costituire e presiedere un comitato promotore per raggiungere il traguardo. L'ambasciatore dell’Azerbaigian in Italia Mammad Ahmadzada ha ricordato il valore della pace affinchè i popoli possano dialogare e vivere nella sicurezza e nella stabilità sociale ed economica. Ha raccontato la sua personale esperienza di conflitto che il suo paese ha vissuto negli ultimi decenni. Proiettato infine il servizio andato in onda sul TG3 del corrispondente RAI da Gerusalemme Raffaele Genah sulla storia del pianista Mohammad Alshaikh, un giovane talento palestinese, oggi diciottenne, formato da un’insegnante ebrea presso l’istituto musicale “Magnificat” di Gerusalemme, fondato e gestito dai Francescani della Custodia di Terrasanta.