Una sfida responsabile. Capace di marcare ancor più le differenze tra il mondo del giornalismo professionale - con i suoi valori, la sua deontologia improntata al rispetto per la dignità delle persone e la verità dei fatti, le sue prerogative di indipendenza - e ogni altra forma di espressione che sovente si ammanta di libertà e diritti diventandone però, di fatto, una subdola negazione.
Una sfida, sul fronte dei diritti umani in una dimensione di globalità che ne deve garantire il contemperamento, al centro del confronto a più voci in programma nell’ambito del Festival Taobuk, sabato 17 giugno alle 15 al San Domenico Palace di Taormina, su iniziativa di Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia. La SES, come già avvenuto in passato, anche in questa edizione accende i riflettori sull’informazione di qualità attraverso la voce dei suoi protagonisti, nell’ambito di una kermesse internazionale di speciale valore, riconosciuto anche attraverso la media partnership. La cornice, di particolare attinenza tematica rispetto al dibattito sulla comunicazione, è quella della XIII edizione del festival ideato e diretto da Antonella Ferrara, incentrata su “Le Libertà”, come architettura generativa che costruisce la dimensione sociale dell’essere umano, delineandone in positivo e in negativo gli spazi individuali e collettivi. E uno degli strumenti irrinunciabili dell’esercizio democratico di partecipazione è proprio la conoscenza, assicurata da quella libertà - d’espressione e d’informazione - garantita dall’articolo 21 della Costituzione nella sua interezza, libertà da armonizzare con tutti gli altri diritti, e con i corrispondenti obblighi, sanciti dall’intero sistema normativo.
“Libertà e informazione. Quali scenari per il futuro?” è il tema su cui quindi si confronteranno Antonio Di Bella, direttore dell’Approfondimento RAI; Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera; Michele Ainis, costituzionalista, componente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed editorialista; Carlo Mandelli, amministratore di Mondadori Media Spa; Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol; Manuela Moreno, vicecaporedattrice Esteri del TG2; Lino Morgante, presidente della Fondazione Bonino Pulejo e presidente e direttore editoriale della Società Editrice Sud; Agnese Pini, direttrice dei quotidiani del gruppo Monrif (La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Quotidiano Nazionale); Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, che interverrà da remoto. Modererà i lavori il vicecaposervizio della Gazzetta del Sud Antonio Siracusano.
Proprio Ruffini, nel corso del suo recente intervento a Taormina, agli Stati generali della Parola dell’Informazione e dell’Editoria, ha richiamato la dimensione etica del giornalismo, ricordando le parole di Papa Francesco e sottolineando il valore di una professione che deve ricercare “con umiltà” la verità, ponendosi al servizio di essa, senza cadere nella trappola del contrario.
Una trappola, quella della disinformazione, della verità travestita, distorta e strumentalizzata, della disintermediazione selvaggia, nella quale il pubblico rischia sempre più di cadere, privandosi quasi inconsapevolmente di ogni strumento difensivo, di quella indispensabile capacità critica che però va sempre più affievolendosi di fronte a un sovraccarico informativo che scoraggia le verifiche e confonde sull’onestà delle fonti. Uno sforzo di consapevolezza e riscontro che deve valere per chi fa informazione professionale, ma anche e soprattutto per chi accede ad essa, o a ciò che di essa - come si rischia con l’AI generativa - può assumere le sembianze. Un dovere, in special modo, per le giovani generazioni, più esposte e sempre più coinvolte in dinamiche digitali e social, capaci nella distanza virtuale di azzerare il rispetto per le persone e per la verità, sfumando ogni vincolo di responsabilità della parola. Proprio verso i giovani è particolarmente impegnata la SES, in un’azione condotta tra informazione e formazione che rende concreta la missione della Fondazione Bonino Pulejo, ente no profit azionista di riferimento della società editrice per volontà del fondatore Uberto Bonino. Anche questo evento, quindi, ha visto il coinvolgimento del mondo scolastico e universitario, che sarà presente con dirigenti, docenti, studentesse e studenti partecipanti al progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine” e al laboratorio di tecnica giornalistica UNIME GDS lab, promosso da SES con l’Ateneo di Messina.
L’EUROPA DELLE LIBERTA’ - Un altro evento di particolare rilevanza si terrà al termine del dibattito sull’informazione, nella medesima location: protagonista ne sarà il commissario europeo dell’economia Paolo Gentiloni, che dialogherà con il direttore del Corsera Fontana sul tema “L’Europa delle Libertà”. Gentiloni, nel febbraio del 2018, intervenne a Messina da presidente del Consiglio, tenendo a battesimo l’ampliamento della SES Gazzetta del Sud, con l’ingresso del Giornale di Sicilia nel gruppo.
La libertà è uno dei valori fondanti dell’Unione Europea, elencati dall’art. 2 del Trattato istitutivo: tra essi la dignità umana, la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti alle minoranze. Enunciazioni di principio che, sotto molti profili, non trovano però compiuta applicazione pratica per motivi economici, sociali, politici, anche all’interno della stessa Unione, per la sua popolazione e per coloro che provengono da altri Paesi.
Entrambi gli eventi, con ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili, saranno registrati e programmati nei giorni successivi sulle tv del Gruppo SES (Rtp, TGS e GDS Tv) e sui siti web gazzettadelsud.it e gds.it.
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