Le Eolie piangono Giorgio Napolitano, il presidente «amante» di Stromboli. Don Gino Greco, appresa la notizia ha suonato le campane a lutto nella Chiesa di San Vincenzo. Napolitano scoprì le Eolie sbarcando a Lipari da sindacalista. Salendo sulle montagne di pomice per parlare agli operai, vide fumare Stromboli e fu amore a prima vista. Da allora l'estate a Stromboli diventò una preziosa vacanza. Sempre sbarcando dalle navi di linea insieme alla signora Clio. Oggi Stromboli erutta e fuma più del solito. Il «Suo Giorgio» trascorrerà le vacanze in un altro paradiso.
I ricordi
«Quando volevano sopprimere la nave da Napoli – dice l’ex sindaco di Lipari Mariano Bruno - l'incontrai a Stromboli, perorando le nostre buone ragioni per il mantenimento della linea da Napoli alle Isole. Diede un segnale dirompente, con la moglie si imbarcò a Napoli e viaggiò per tutta la notte dalla città partenopea a Stromboli, dove la popolazione ed io lo accogliemmo con grande entusiasmo e riconoscenza. Quel viaggio rappresentò un segnale forte per il governo nazionale e mai più si parlò di soppressione di quella linea. A lui eterna riconoscenza per le attenzioni verso il nostro territorio. Un ricordo commosso e pieno di gratitudine». «Era una persona molto simpatica e gentile – aggiunge Fabio Famularo, scrittore e patron di Strombolibri -, sempre disponibile all'ascolto e prodigo di consigli, parlare con lui era sempre un piacere. Un grande innamorato di Stromboli e della sua gente, ma di una Stromboli che adesso non esiste più e che ora difficilmente gli sarebbe piaciuta...». «È vero, amava l'isola – conferma il liparoto Riccardo Casamento -, veniva tutte le estati da presidente ed era sempre invitato alla festa al tramonto che il professor Alberto Contri organizzava nella sua villa. Con musica al tramonto: un misterioso rito che raccoglieva ogni anno a Casa Lamanta una silenziosa schiera di ospiti, intenti ad ascoltare musica contemplando il tramonto. C’era il muratore, l’architetto, l’avvocato, il professore, il parroco, il capo dello Stato con la signora Clio, l’insegnante, la farmacista ed io che portavo sempre il babà gigante, le sfogliatelle, il vino cotto che preparava mia moglie Rosa e che al capo dello Stato e anche alla sua signora piacevano tanto...». «Con la morte del presidente emerito Giorgio Napolitano – dice Nino Saltalmacchia, presidente del Centro studi eoliano - scompare una delle più significative figure dell’Italia repubblicana. Il Centro studi ha avuto il privilegio e l’onore di averlo conosciuto fin dal 1982, quando ricevette una sua delegazione presso la Camera dei Deputati. Nel 1999 la sua presenza a Stromboli, alla presentazione del libro “Tra le Quinte di Stromboli”, ha reso memorabile quella serata (nella foto)». Ma a Stromboli si ricordano anche le «liti notturne» tra la famiglia Napolitano e Dolce e Gabbana. Le loro ville a Piscità erano vicine. E la notte gli stilisti organizzavano party fino all’alba. In occasione di una festa, presente anche Naomi Campbell, con musica assordante, arrivarono anche i carabinieri per far abbassare i decibel.