Scoperta sull'isola di Salina una nuova sottospecie di coleottero. «Quando avviene su piccole isole – spiega Pietro Lo Cascio, presidente dell’associazione Nesos - che si suppone siano ben conosciute, la scoperta di una nuova sottospecie può suscitare un certo stupore. Eppure, ancora oggi, il puzzle della biodiversità può arricchirsi di nuovi tasselli grazie al meticoloso lavoro di ricerca di biologi e naturalisti».
In questo caso, grazie alla collaborazione tra i ricercatori di Nesos e altri colleghi siciliani, è stato possibile descrivere una nuova sottospecie di Cicindela campestris, uno splendido coleottero dalla livrea metallica e vivacemente colorata. La nuova sottospecie – chiamata didyme, dall’antico nome di Salina – vive nelle zone sommitali di Monte Fossa delle Felci. Un’altra popolazione si trova a Lipari, nell’area compresa tra Monte Chirica e Poggio dei Funghi. Le differenze tra le cicindele eoliane e quelle presenti in Sicilia e in Italia consistono in alcuni caratteri morfologici e, soprattutto, nella loro colorazione, tendente al rosso-bruno con riflessi rameici.
L’articolo dove viene descritta la sottospecie è appena uscito sulla rivista Biodiversity Journal, a firma di Ignazio Sparacio, Pietro Lo Cascio, Calogero Muscarella, Salvatore Surdo, Amedeo Falci e Francesco Allegrino ed è liberamente scaricabile dal sito biodiversityjournal.com.
Le cicindele sono coleotteri predatori di altri piccoli insetti e sono particolarmente sensibili alle trasformazioni ambientali, tanto da essere spesso utilizzati come indicatori biologici. La scoperta di una nuova sottospecie endemica testimonia, ancora una volta, la ricchezza della biodiversità dell’arcipelago, un aspetto giustamente sottolineato dall’Iucn, l’organizzazione mondiale per la tutela della natura, che nel 2007 aveva proposto di estendere il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità anche ai valori biologici delle Isole Eolie.
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