Le navi Fugro Discovery e Fugro Artic effettueranno un’attività di ricerca nelle isole Eolie. Si occuperanno in particolare della mappatura di praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, nell’ambito del progetto Pnrr Mer (Marine Ecosystem Restoration). L’attività verrà svolta grazie ai sistemi all’avanguardia di cui le navi sono dotate, con l’utilizzo anche di un SeaCat, sganciato e recuperato dalla nave stessa, oltre a rilievi lidar bathimetry (sistema di sensori che consentono la raccolta di dati topografici e batimetrici ad alta risoluzione) e indagini geofisiche. Le ricerche sono iniziate e si protrarranno fino al 20 gennaio. Le acque eoliane sono ricche di habitat marini diversificati, con anfratti, grotte, e recessi sottomarini. Estese praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa sono comuni sul fondale. L’Arcipelago delle Eolie è noto anche per la sua biodiversità unica, ospitando specie endemiche e rare di invertebrati. Le isole fungono da importanti rotte migratorie per rapaci e passeriformi durante i periodi di migrazione. Alle Eolie è stato già presentato il progetto Pomis, che ha avuto lo scopo di promuovere il monitoraggio per valutare l’evoluzione dello stato delle praterie di Posidonia oceanica nell’isola di Salina, facente parte con il coordinamento scientifico della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, insieme alle fondazioni Blue ed Aeolian Islands Preservation Fund.Le praterie di Posidonia rappresentano importanti ecosistemici per la produzione di ossigeno; la protezione della costa dal fenomeno dell’erosione; la protezione di popolazioni di varie specie ittiche; l’intrappolamento di grandi quantità di anidride carbonica.Il progetto ha avuto come obiettivo principale quello di acquisire dati utili a valutare l’evoluzione a lungo termine delle praterie di Posidonia oceanica che crescono per sviluppare uno strumento ambientale a supporto della gestione e della conservazione dell’habitat marino dell’Arcipelago delle Eolie.Il tenente di vascello Fabio Cicero dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari con ordinanza ha ritenuto necessario disciplinare l’uso della zona di mare interessata dai rilievi di carattere ambientale al fine di salvaguardare le vite umane. I contravventori saranno ritenuti responsabili per eventuali danni a persone e/o cose derivanti dall’occorsa trasgressione.