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Bologna amara, l’Orlandina va in analisi

CAPO D'ORLANDO. L'Orlandina basket riprenderà oggi la normale settimana di allenamenti analizzando cosa non ha funzionato nella trasferta bolognese ed iniziando a pensare a come vincere la prima gara, nella terza giornata di serie A in programma domenica prossima al PalaFantozzi contro una Roma tutt'altro che trascendentale anche se incombe lo spauracchio Triche, mattatore della finale play-off di Gold quando era a Trento. Partiamo dal bicchiere mezzo pieno perché se con i soli 13' iniziali ben giocati all'esordio si è sfiorato il successo con Pistoia e con i 10' scarsi del match sul parquet della Virtus la squadra biancoazzurra, dopo una rimonta da meno 22, ha avuto a 1' dalla sirena la palla del pareggio che, purtroppo, è finita nelle mani sbagliate, ovvero Hunt, anziché in quelle dello scatenato Freeman, inutile mvp del PalaDozza. Il coach dell'Orlandina non ha avuto neanche l'apporto dei senatori e così l'impresa più che dura si era fatta impossibile contro un avversario giovane che quando la difesa ha ringhiato un pò, si è spaventata, anche se qualche addetto ai lavori ha avuto l'impressione che Griccioli non sia stato molto seguito dai suoi.

"La prima cosa che voglio sottolineare - spiega il tecnico senese - è che non dobbiamo mollare mai. Io ho sbraitato e urlato anche sotto di venti, quando, penso, nessuno credeva a una rimonta. È vero che le giocate di Freeman sono state incredibili e ci hanno aiutato, ma abbiamo fatto tanto in più anche in difesa. I lunghi in quintetto sono stati bravi, e nonostante abbiamo avuto qualche problema con Flynn, che ha accusato dopo poco un problema, e Burgess, che non è riuscito a fare un tiro, ma ha una sublussazione al pollice e credo che nessuno possa dirgli nulla. Sono contento comunque della reazione dei miei, peccato che sia finita così, ma credo che per quello che ha fatto durante la gara, Bologna ha meritato la vittoria finale. Però questa partita ci ha fatto capire che dobbiamo essere consapevoli di non dover mollare mai, sia quando sei sopra che quando sei sotto di brutto. Certo sarebbe anche auspicabile non farci sfuggire troppe chances sui secondi tiri perché soprattutto in trasferta è normale pagar dazio".
Capitan Soragna, ancora lontano dal top, trova anche un altro motivo di ottimismo considerando che Bologna, che ha raggiunto a quota zero i biancoazzurri visto che è partita dal meno 2 di penalizzazione per fattori economici, dovrebbe essere fino al 30° turno una delle rivali nella corsa ad evitare l'ultima posizione che porta alla retrocessione. "L'importante è aver limitato il passivo soprattutto per come si era messa - sottolinea Teo - perché dobbiamo avere rimpianti per come abbiamo interpretato i primi tre periodi. E' vero che siamo arrivati ad un passo dalla clamorosa rimonta ed abbiamo sbagliato l'ultimo possesso, ma Archie ed Hunt erano anche stanchi dopo un recupero incredibile in così poco tempo, ma ripartiamo dalla reazione e pensiamo a vincere la prossima gara".
E per vincere la prossima partita nel contesto di un calendario che almeno inizialmente era favorevole all'Orlandina, i biancoazzurri devono recuperare i due Usa Flynn e Burgess, con il primo logicamente ancora compassato dopo praticamente due anni di inattività e lontano parente di quello che ha dominato la scena Nba appena cinque stagioni fa, ed il secondo, tra i migliori al debutto, che deve probabilmente superare lo scotto dell'esordio in un campionato duro come quello italiano dopo le due positive annate in quello belga il cui livello è ovviamente più basso.

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