CAPO D'ORLANDO. L'Upea sfata il tabù casalingo contro Cantù, dopo 3 ko e 1-5 di bilancio globale, vincendo la terza partita di fila nel PalaFantozzi e agganciando a quota 8 in un'affollata nona posizione i lombardi, stanchi al traguardo dopo aver condotto a lungo. Un successo di squadra dei paladini che sono a più otto dall'obiettivo stagionale della salvezza e a meno due dal sogno Play-off alla vigilia di due trasferte quasi proibitive a Brindisi e Milano da affrontare con un organico ridotto all'osso dagli infortuni di Nicevic, Bianconi e Pecile. Ma Cantù, pur con l'impegno di Coppa in mezzo, non ha saputo approfittarne anche se la partenza sprint (0-6 e poi 2-9 al 3') avevano illuso i 13 coraggiosi tifosi che si sono sobbarcati la lunga trasferta siciliana, soverchiati dagli oltre 2500 di fede biancoazzurra. Con Hunt a duellare sotto i tabelloni con Shermadini ed a trovare punti pesanti, l'Upea risale fino al 13-15 anche con la tripla di Burgess e un paio di canestri di Archie. Però appena cala l'intensità Cantù ne approfitta per volare sul 13-23 con lo scatenato Feldeine e con Williams che dà solidità sotto le plance. Ma i locali non mollano e pareggiano a quota 25 al 13'30" con un'inchiodata ad una mano da Nba di Hunt, restando sempre in scia ai canturini e passando per la prima volta in vantaggio al 25' con la tripla di Henry sul 48-47. Odom affianca Feldaine ma Hollis e Jones, un paio di fiammate a parte, deludono al pari di Gentile e Laganà, mentre Freeman in attacco trova continuità anche se i canestri del meritato trionfo Upea li trova Archie con un siluro ed un gancio cielo.