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Iniziato il conto alla rovescia per l'Orlandina

Qualcuno deve comprare il titolo e ripartire poi dalla terza cetagoria

CAPO D'ORLANDO. L’Orlandina 1951 non esiste più e se qualche uomo di buona volontà vorrà riportare il nome sotto altra veste nella geografia del calcio dilettantistico italiano, dovrà acquistare un titolo o ricominciare dalla Terza categoria. Il forfait di Sorrento nella 15^ d'andata di serie D girone I, infatti, con l’aggiunta dello svincolo globale di quei giocatori che fino a ieri sera risultavano ancora tesserati con il club paladino, ha segnato l’addio, dopo 63 anni e spiccioli di onorata storia.

A sancirne la fine il patron Massimo Romagnoli che, peraltro, stasera dovrebbe incontrarsi con gli altri componenti del direttivo per stabilire il da farsi; se, cioè, è giunto il momento di scrivere alla Lega nazionale dilettanti è annunciare la morte della società di via Trieste. Dalla Lega hanno già sollecitato la dirigenza per capire se e dove si svolgerà la gara contro il Neapolis, in teoria seconda delle due giornate di squalifica del «Ciccino Micale» frutto della giornata di stupida follia generale contro il Montalto di cui potrebbero rispondere in sede penale quei pochi tifosi ed ex calciatori responsabili anche dello 0-3, del punto di penalizzazione e dei 3000 euro di multa comminati dal giudice.

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