CAPO D'ORLANDO. Il day after della lezione di basket impartita a Varese, con aggancio a quota 10 al nono posto con la salvezza sempre più dietro l’angolo e le final eight di Coppa Italia aritmeticamente possibili ed ancor di più i play-off, è dolce per coach Giulio Griccioli che con la sua famiglia finalmente al fianco ha vissuto una serata da raccontare perfino ai futuri nipotini visto che ha cancellato definitivamente il fantasma dell’ex Pozzecco che aleggiava su di lui da quando ha ereditato l’Orlandina basket. «Ho ammirato un grande pubblico – afferma il tecnico senese - e sono contento che abbiano applaudito Gianmarco, se lo meritava. Però se il Poz si aspettava che qualcuno ce l’avesse con lui forse bene bene non li conosce. Da quattro mesi conosco i tifosi orlandini, capiscono la realtà e le difficoltà e ti mettono a loro agio. Sono felice per loro perché abbiamo fatto il più bel regalo a tutti ma i complimenti ce li facciamo anche noi, i miei ragazzi sono stati bravissimi ad interpretare la partita. Siamo stati bravi a far capir loro che la partita aveva un sapore speciale per tanta gente e l’abbiamo condotta in maniera straordinaria muovendo bene la palla. Ingiustamente abbiamo vinto solo di 13 punti, sinceramente per lo strapotere che avevamo espresso nei primi 30’ di gioco meritavamo di vincerla con maggior scarto, poiché c’è stata una differenza abissale, giusta energia, grande intelligenza, scelte coraggiose a livello tattico pur in assoluta emergenza». ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI