Messina

Venerdì 20 Dicembre 2024

Basket, l’Orlandina vola a Pistoia in cerca del riscatto

CAPO D'ORLANDO. Pausa di serie A finita con l’Orlandina basket di scena a Pistoia nella prima di ritorno dalle 18.15, arbitri Lamonica, Di Francesco e Borgioni. Sarà la prima sfida diretta al PalaCarrara tra le due compagini che si sono affrontate all’andata con successo in volata dei toscani, rinforzati sul mercato con gli innesti dell’esperto pivot Amoroso e di Easley, quest’ultimo in ritardo di condizione, anche se di contro potrebbe dare forfait per infortunio Milbourne. Out tra i paladini Pecile e Nicevic, ma rientra sia pur non al top Burgess ma per alimentare il sogno play-off i biancoazzurri si affidano al neo quarantenne Gianluca Basile oltre che all’altro veterano Teo Soragna, capitano ed unico ex del match avendo iniziato proprio a Pistoia la sua lunga e brillante carriera conoscendo peraltro lì anche la futura moglie Lisa, pistoiese doc. “Pistoia è un campo tosto, loro sono molto aggressivi, ma ne siamo consapevoli e ci faremo trovare pronti”, dichiara Soragna. “La pausa è stata importante – esordisce coach Giulio Griccioli, senese – abbiamo chiuso il girone d’andata vincendo contro una grande squadra e posizionandoci in classifica lontano 10 punti dall’ultima. Abbiamo recuperato anche qualcuno degli infortunati, Burgess si sta allenando e potremo utilizzarlo, mentre Nicevic e Pecile li aspetteremo ancora un pò. Andiamo a Pistoia tenendo a mente l’esordio in campionato in cui non abbiamo gestito bene la gara. Adesso sarà diverso perchè le squadre sono cresciute, e loro con i recenti acquisti di Amoroso ed Easley sicuramente vorranno lottare ancora di più per i playoff. Sarà una gara delicata su un campo caldo con pubblico caloroso, non dovremo farci sorprendere ed essere aggressivi fin da subito”. In chiusura spazio al coach locale Paolo Moretti. “Capo d’Orlando è una squadra profonda e molto esperta – spiega -, composta da americani di valore e da un nucleo di italiani di grande affidabilità e talento che cercheranno di abbassare ritmo, per non farci giocare basket in velocità che più ci piace”.      

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