MESSINA. E' la gara più sentita, è il derby dello Stretto. E' un match che da solo vale tutta una stagione. Ma è anche uno scontro salvezza, un'occasione per allungare sull'ultimo posto, una chance per tirarsi fuori dalla zona pericolo. A giudicare dalla situazione di classifica, sarebbe stata comunque una gara fondamentale, ma è la sua storia a renderla ancor più importante per le squadre che scenderanno in campo. E' Messina-Reggina, in palio non ci sono solo i tre punti. C'è il predominio - sportivo, s'intende - tra due società divise da una striscia di mare lunga poco più di tre chilometri. Somiglia a una stracittadina anche se in realtà Messina e Reggio sono due realtà molto diverse. Che però, oggi, rincorrono lo stesso obiettivo: la salvezza.
Tifosi. Per la gente delle due città è la gara più importante dell'anno. "Una vittoria nel derby vale più della salvezza" dicono i tifosi di tutte e due le sponde. Oggi saranno tantissimi al San Filippo, nonostante il maltempo previsto da meteorologi. Almeno 6mila, a giudicare dai dati della prevendita. Il record di paganti e di incasso è abbondantemente scontato. C'è un servizio di sicurezza predisposto nei minimi dettagli per evitare scontri tra le due fazioni, storicamente rivali. Ci sarà tanta gente che nel corso dell'anno non ha seguito il Messina ma che per l'occasione è pronta a tornare allo stadio. Per la squadra è una grande chance di ritrovare il pubblico.
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