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Basket, l’Orlandina sbaglia la mira contro il Bologna

Dopo cinque successi consecutivi l’Upea cade proprio quando le dirette rivali Caserta e Pesaro vincono in trasferta

CAPO D'ORLANDO. Dopo cinque successi consecutivi al PalaFantozzi mietendo vittime anche illustri, l’Upea cade per la quarta volta sul parquet amico pagando dazio ad una serata nel complesso negativa, ad un avversario tosto e reattivo come pochi ed ora definitivamente proiettato verso i play-off ed a un terzetto di arbitri che ne hanno combinate di cotte e di crude, danneggiando soprattutto i paladini. Un ko che fa doppiamente male perché in contemporanea la coppia di coda ha vinto a sorpresa in trasferta con Caserta sempre ultima a quota 6 ma ora con 3 successi in fila, e Pesaro resuscitata a Varese e salita ad 8 punti, 4 in meno dei biancoazzurri.

«Guai a deprimersi, però, - afferma in sala stampa nel dopo gara coach Giulio Griccioli – perché io non ero certo tranquillo prima ma non sono più preoccupato del necessario ora dopo questo brutto stop e con le dirette concorrenti che ci hanno avvicinato. D’altronde anche altre squadre non stanno meglio, compresa Roma che domenica andremo a sfidare in casa sua per cercare di rifarci». E dire che l’avvio, pur tra errori in serie da una parte e dell’altra, era stato incoraggiante per l’Upea, avanti subito 6-0 con tre canestri del rientrante Burgess (poi sparito dal match) al 3’ e, dopo lo 0-8 di controbreak delle v nere, tornando a controllare l’inerzia del match grazie ad un paio di inchiodate di Archie ed a Freeman con Valli a beccarsi un fallo tecnico all’8’51’’ per proteste. Nel secondo periodo la musica non cambia pur tra troppe forzature con il terzetto col fischietto in bocca che ne combina di tutti i colori usando anche la compensazione ma nel complesso danneggiando soprattutto la squadra di casa, spesso nei momenti cruciali. Comunque i locali provano a scappare sul 25-20 ma i felsinei non mollano la presa grazie ad Hazell e Gaddy con il fuoriclasse Ray a firmare la parità a quota 27 con il secondo siluro della sua finora non esaltante serata.

 

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