MESSINA. Questione di mentalità, non certo di qualità. Quella, adesso, il Messina ce l'ha. È la testa che non funziona come dovrebbe e che a volte fa pagare alla squadra un prezzo troppo alto. Come è successo con la Paganese, capace di portar via un punto sabato scorso dal San Filippo senza fare cose trascendentali. "Praticamente hanno fatto un tiro e un gol - dice il difensore Errico Altobello - Iuliano non ha dovuto fare parate. Abbiamo fatto un buon primo tempo, rischiando poco o nulla e colpendo al momento giusto". Poi, però, la partita è cambiata. "Purtroppo paghiamo l'atteggiamento di inizio ripresa. Nel primo quarto d'ora ci siamo abbassati e abbiamo concesso l'occasione che ci è costata la vittoria. Enrico Pepe è stato pure sfortunato perché è scivolato mentre marcava Girardi. Al di là di questo, c'è evidentemente un problema di testa, la tecnica non c'entra". Il Messina non riesce a chiudere le partite, si fa prendere dal paura e finisce col perdere partite già vinte. "Ci spiace perché quella con la Paganese era una partita alla nostra portata e l'avevamo giocata nel modo giusto. Guardiamo avanti, cercando di far tesoro di quel che è accaduto". Il calendario però non è dalla parte del Messina, atteso da due partite proibitive. Domenica andrà a far visita alla Casertana, la settimana dopo ancora fuori casa con il Lecce. Tecnico e squadra guardano un match alla volta, ma è chiaro che un'occhiata alle prossime giornate l'hanno già data. "Per adesso pensiamo alla Casertana - dice subito Altobello - una buona squadra che però ha anche dei punti deboli. Basti pensare che ha fatto 0-0 in casa con la Reggina. Dovremo sfruttare le nostre caratteristiche e provare a metterla in difficoltà. Sulla carta per noi è difficilissima, ma non firmerei per il pareggio. Dovremo giocare per i tre punti, altrimenti rischiamo di perdere". ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI