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Al Noto servono i tempi supplementari ma firma la salvezza ai danni della Tiger

Il Noto anche quest’anno (è la quinta volta che succede) è riuscito a salvare la categoria

NOTO. Il boato liberatorio arriva al quinto minuto del primo tempo supplementare, dopo che i novanta regolamentari erano terminati col risultato inchiodato sullo zero a zero. La sfida per un posto in serie D continua per altri trenta minuti. Ma nella prima parte dell’extra, Caci di testa si è alzato più alto di tutti e ha messo dentro un invitante pallone suggerito, su corner, da Ficarrotta. Esplode la gioia: è festa in campo e sugli spalti. Quell’incubo opprimente è finito. Il Noto anche quest’anno (è la quinta volta che succede) è riuscito a salvare la categoria.

Merito di un gruppo affiatato che, nonostante le tribolazioni di un’intera stagione, ci ha creduto sino in fondo: senza campo e con le casse semivuote il Noto ha colto la più difficile salvezza da quando milita in serie D. Di fronte ieri, allo Scrofani-Salustro di Palazzolo Acreide, ha avuto la Tiger Brolo, squadra affidata alle cure di un esperto di salvezza in extremis: quel Galfano che tre stagioni fa ha guidato, tirandola fuori dalla retrocessione, proprio la squadra granata.

 

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