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Il futuro del Messina è «segnato»: la chiave di volta nel ripescaggio

Lo Monaco in bilico, il problema sui costi e le voci di trattative

MESSINA. Ripescaggio sì, ripescaggio no. È il tormentone del momento, a Messina, ed è insieme la chiave di volta del futuro della società giallorossa. La retrocessione ha reso caldissimo questo inizio di estate in città, mettendo a rischio la permanenza di Lo Monaco e nello stesso tempo l'arrivo di nuovi imprenditori pronti a investire sul progetto calcio.

Il presidente, in realtà, la sua decisione dice di averla già presa. Nella conferenza stampa di due settimane fa è stato chiarissimo. "Vado via" ha detto a chiare lettere, lasciando solo un piccolissimo margine di speranza per il futuro. Quel margine è legato, inevitabilmente, alla possibilità di trovare nuovi finanziatori. Possibilità legata a doppio filo al presupposto del ripescaggio.

Il problema è legato ai costi che potrebbe avere la domanda da presentare in Lega. Fino a qualche giorno fa si parlava di 600mila euro da versare a fondo perduto, una cifra enorme, considerati i costi (alti) e i ricavi (bassissimi) della terza serie. La sensazione, però, è che le direttive della Lega possano essere cambiate, adesso, anche alla luce del numero elevatissimo di società in crisi che rischiano di non iscriversi al campionato.

 

 

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