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Primo acuto fuori casa per l’Orlandina

L’aggressività in difesa dei messinesi ha impedito agli emiliani di fare il loro gioco. Qualche fischio finale di contestazione

Simas Jasaitis

CAPO D'ORLANDO. Una vittoria di testa e di qualità, quella di Capo d’Orlando, che sbanca meritatamente l’Unipol Arena venendo a Bologna a comandare. Avanti per tutta la gara, eccezion fatta per il 2-0 iniziale con la schiacciata di Fontecchio a illudere i 5400 del palasport bolognese, la Betaland si porta a casa i due punti, i primi in trasferta, imponendosi 76-64. Si completa così la grande domenica sicula in terra bolognese, che dopo aver visto il Palermo del calcio corsaro all’ora di pranzo al Dall’Ara si trasferisce sul parquet per il dominio di Capo d’Orlando sulla Virtus. Che si guadagna solo un accenno di contestazione, uscendo a mani vuote dopo essere stata in balia dell’avversario per 40 minuti.

Sotto i riflettori va Jesaitis, che si diverte negli spazi lasciatigli nell’angolino basso e vola in doppia cifra già all’8’, letale dall’arco e per 26’ l’unico giocatore in campo a trovare il canestro da tre. Dall’altra parte la Virtus patisce la difesa aggressiva di Capo d’Orlando e la scarsa vena sotto canestro (34%). Come andrà la gara lo si vede già dal primo quarto, un monologo degli ospiti, nonostante il bonus raggiunto in fretta e i tre falli di Oriakhi che accorciano al pronti via le rotazioni di Griccioli.

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