CAPO D'ORLANDO. Obiettivo Caserta da oggi per la Betaland che ha perso la prima scommessa e l’imbattibilità interna, cedendo ad una Varese non irresistibile ma meritevole ed accantonando almeno per ora il sogno accarezzato per una settimana di agguantare il primato in serie A per la prima volta nella sua storia dopo un sesto della regular season. «Sometimes you win, sometimes you learn. On to the next one», twetta in inglese il ds Giuseppe Sindoni che tradotto vuol dire «a volte si vince, a volte si impara. Su per il prossimo».
«Dobbiamo resettare tutto - conferma coach Giulio Griccioli - dopo una sfida che ha confermato che non siamo invincibili ma anche che, se difendiamo bene, possiamo giocarcela con tutte». Di sicuro i paladini, pur complessivamente deludenti salvo rare eccezioni, dovrebbero accrescere la loro autostima poichè l’esito della gara contro la bestia nera Paolo Moretti (coach che aveva già vinto due volte lo scorso anno alla guida di Pistoia) è dipeso dai biancoazzurri e sarebbero bastati un paio di clamorosi errori in meno, un approccio diverso dal 2-15 che ha condizionato l’intero match e qualche scelta parsa errata dello stesso tecnico toscano (in primis il non elevato utilizzo del gigante Alex Oriakhi che dopo un brutto inizio aveva preso le misure ai lunghi biancorossi) per centrare il poker. Ma in ogni caso le quattro brillanti prove precedenti, tre delle quali coronate dalla vittoria, permettono alla Betaland di chiudere il quinto turno a più 4 dalla retrocessione ed in posizione utile per i play-off e le final eight di Coppa Italia.
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