MESSINA. L’infermeria è ancora piena, di buone notizie ne arrivano poche e il ko di Catanzaro ha generato qualche malumore di troppo in città. Non tra i tifosi veri, quelli che questo gruppo lo hanno visto nascere e ne conoscono pregi e difetti. Piuttosto, tra quelli che si stavano pian piano avvicinando e che pensavano che questo campionato fosse più semplice di quel che è in realtà. E invece Catanzaro ha confermato che si può vincere e perdere ovunque, al di là di impegno e prestazioni. Il Messina ha fatto quel che poteva, ai punti non avrebbe meritato la sconfitta, e invece è tornato a casa con una sconfitta che brucia proprio per il modo in cui è arrivata. Quel ko, però, è già in archivio. La squadra è concentrata sulla Juve Stabia, la società sulle nuove iniziative pensate per coinvolgere la città. Con lo slogan «ancora insieme» ha rilanciato biglietti scontati per studenti e famiglie, sognando un altro exploit come quello realizzato nel derby con il Catania. Certo, fare 20mila spettatori stavolta sarà impossibile, ma toccare i 10mila sarebbe già un grande risultato. Il Messina ci spera: «Per noi è fondamentale sentire il calore della gente - spiega l'attaccante Salvatore Cocuzza - ci dà una carica in più e ci aiuta nei momenti di difficoltà. A Catanzaro non meritavamo di perdere, vogliamo ripartire subito».