CAPO D'ORLANDO. La sfida tra Varese e Capo d'Orlando era considerata una sorta di spareggio anticipato per la salvezza e così in effetti è stato: una partita di livello tecnico decisamente scarso ma tiratissima sino all'ultimo secondo. La Betaland conquista due punti importantissimi in chiave salvezza mentre Varese cerca di consolarsi con la differenza canestri dei due scontri diretti che le resta favorevole. I siciliani devono tutto a Ryan Boatright, autentico asso nella manica, e alla fine per lui parlano le cifre: 12/18 dal campo (5/7 da tre punti), 2/2 nei personali, 3 assist e 8 falli subiti. Grazie al minuscolo e imprendibile playmaker statunitense, la squadra di Gennaro Di Carlo ha avuto anche 13 punti di vantaggio (54-67 al 31') ma soprattutto Boatright ha realizzato l'ultimo canestro, quello decisivo, a un secondo e 18 centesimi dalla sirena finale, quando la Openjobmetis pensava forse di avere conquistato un faticosissimo un successo. La partita, dopo un avvio in equilibrio, ha visto la Betaland comandare a lungo. La Openjobmetis, sull'orlo del naufragio (54-67 in apertura dell'ultimo quarto), è stata letteralmente ripescata dai flutti da Ferrero (6/9 al tiro, 4/7 nei personali, 3 recuperi e 7 falli subiti), l'unico tra i varesini a giocare davvero con il cuore. Così la squadra di Moretti ha risalito la corrente, impattando sul 71-71 al 35' dopo tre canestri consecutivi di Ferrero. Nel finale Varese ha avuto il match ball sull'81-78 a 30" dalla sirena. Due tiri liberi di Jasaitis hanno riavvicinato la Betaland (81-80), poi, sull'errore di Wright a 6", Boatright in acrobazia ha realizzato all'ultimo secondo il canestro del sorpasso. Alla fine, all'uscita dal palasport, pesante contestazione degli ultras ai giocatori di casa.