MESSINA. È rimasto in silenzio, rispettando le indicazioni della proprietà. Ha incassato attacchi e critiche, in un fuoco incrociato che non ha risparmiato i suoi ragazzi e i suoi dirigenti. Ieri, finalmente, è tornato a parlare. Ed è stato lui ad attaccare chi in modo ingeneroso ha messo in discussioni il suo lavoro. Lello Di Napoli, allenatore del Messina, ieri in conferenza stampa era un fiume in piena. «Mi sono presentato come una persona umile, ma questo non vuole dire che io non sia un professionista. Pretendo rispetto, da parte di tutti. Nel calcio gli allenatori sono responsabili dei risultati. Se sbaglio, voglio che la gente mi critichi. Ma nessuno deve permettersi di dire che non ho gli attributi o che non sono in grado di gestire questa squadra». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE