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Ecco Ionut, da comprimario a nuova scoperta del Messina

MESSINA. Contava vincere. E alla fine il Messina c’è riuscito. Poco importa se per farlo abbia dovuto attendere i minuti finali e un gol tanto bello quanto casuale per lo sviluppo dell’azione come quello di Filip Ionut. Contavano i tre punti, che aggiunti ai 31 che già aveva in classifica, portano il Messina a quota 34, un passo dalla salvezza matematica. Lo scorso anno, alla fine della stagione che peraltro era a venti squadre e dunque con una quota salvezza potenzialmente più alta, il Messina chiuse quintultimo proprio con 34 punti.

Quest’anno, con nove partite ancora da giocare è lecito sentirsi quasi al sicuro avendone già messi altrettanti in cassaforte. Rieti era una tappa fondamentale per il cammino dei giallorossi. Una di quelle gare che nascondono mille insidie: facile sulla carta, un match in cui si ha solo qualcosa da perdere. Forse per questo il Messina non ha brillato da subito e ha fatto più fatica del previsto per avere la meglio sulla Lupa Castelli.

Il coniglio dal cilindro lo ha tirato fuori Filip Ionut, 27enne romeno pescato per caso dalla società. Al diesse Argurio lo aveva segnalato il presidente Natale Stracuzzi che sin da subito ha creduto in lui.

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