MESSINA. Le turbolenze non sono finite, ci vuole ancora un po' di pazienza. Poi, finalmente, il Messina presenterà i suoi progetti per il futuro e forse finirà questa fase piena di tante voci e qualche perplessità di troppo su una società che ha comunque alle spalle una stagione straordinaria. La trattativa per la cessione, finita prima di cominciare, e l'esodo in massa di dirigenti e componenti dello staff tecnico hanno generato parecchi malumori in città. La gente sta cercando di capire quali siano le intenzioni dell'attuale proprietà, rimasta di fatto sola in un momento chiave per la programmazione della prossima stagione.
Dopo il diesse Argurio e il diggì Manfredi, sono andati via in rapida successione tutti i componenti dello staff comunicazione e marketing, insieme ai medici e ai massaggiatori, dopo che avevano mollato anche altri collaboratori e consulenti. Il Messina si è "svuotato", oggi attorno al presidente Natale Stracuzzi e ai suoi tre soci (Oliveri, Gugliotta e Micali) sono rimasti in pochi, pochissimi. Naturale, si è sviluppata la preoccupazione che questo passaggio fosse l'anticamera della fine. Altrettanto naturale, è stato l'intervento della società che ha diffuso un comunicato per chiarire che questa fase di stallo è solo interlocutoria e servirà a consolidare il Messina e riorganizzare ruoli e funzioni all'interno della dirigenza.
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