CAPO D’ORLANDO. Terminata la caccia al piccione, ovvero Gennaro Di Carlo da molti indicato come il capro espiatorio del bruciante ko con Reggio Emilia in Coppa Italia, la Betaland, che a Cantù il 26 alle 17.30 deve avere di più dai vari Tepic, Diener e Delas, da domani si concentrerà sulle ultime undici gare della regular season di Serie A dove difendere il prezioso posticino nei play-off scudetto che finora si è ampiamente meritata. Al di là dei dettagli che quando c’è tanto equilibrio come in tutte le final eight di Rimini fanno comunque la differenza, l’errore tecnico del coach casertano sulla gestione finale ed in qualche altro frangente del quarto di finale, non può certo far dimenticare che Di Carlo è stato l’artefice principale della miracolosa salvezza della scorsa stagione quando prese una squadra che faceva acqua da tutte le parti, ed ancor di più quello che ha portato i biancazzurri ad occupare in pianta stabile un posto tra le prime otto nella griglia nelle prime 19 giornate (10 vinte e 9 perse) tanto da essere indicato come l’attuale favorito per il premio di tecnico dell’anno. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE