SARATOV. L'Orlandina basket sfiora l'impresa nella missione apparentemente impossibile dell'andata del terzo ed ultimo turno del preliminare di Champions League sul parquet lontanissimo di un Avtodor Saratov sulla carta più forte e decisamente più rodato da 4 gare ufficiali (3 vinte) con un'amichevole conquistata su Venezia. Eppure la squadra paladina, nonostante le fatiche di un viaggio di 20 ore per percorrere i 4400 km, l'inesperienza e la preparazione non ancora ottimale, abbinati ad un inizio shock, è stata capace di uscire quasi indenne dal parquet della città russa di 840 mila abitanti, mancando il clamoroso colpaccio e mettendosi in condizione di poter passare alla fase a gironi visto che nel retour match di lunedi sera sarà qualificazione con due o più punti di vantaggio, mentre con uno si va all'overtime.