Il Castanea Basket raggiunge la vetta dopo l’anticipo della settima giornata di serie C Silver. Vittoria 70-67 su Gela con brividi finali ma che dimostra la caparbietà della squadra dei coach Frisenda e Molino che in una serata condizionata dalle assenze di Landgren (noie al polpaccio) e Currò (schiena) e con Commisso messo out da un colpo alla tempia, ottengono le solite certezze da Di Dio, Schiavoni, Friberg e Cordaro e schierano per la prima volta in stagione l’ex Orsa Cortina che superati alcuni problemi personali ha esordito con la magia gialloviola. La Melfa’s Gela è squadra di talento che era priva di Rifferi e che nonostante tre ko di fila ha dimostrato di valere le prime posizioni ed ha lottato colpo su colpo ma si è dovuta arrendere di fronte alla voglia di stupire da parte del team del presidente Saccà.
Alla palla a due il Castanea presenta Dosic al posto di Landgren con Cordaro, Friberg, Di Dio e Schiavoni. Gela risponde con i fratelli Caiola, il play Seskus che ha mostrato tutto il suo talento, Ndubuisi e il cavallo di ritorno Kurburovic. Nel primo quarto l’equilibrio è massimo con i locali che più volte provano a creare il gap anche sul più sei (17-11) ma Gela reagisce trovando sulla sirena la parità a quota 22. In questo quarto Seskus è mattatore con ben 12 punti, dall’altro lato ottimo l’apporto di Cordaro che sfiora la doppia cifra e Dosic (6 punti ma tre falli) oltre al primo canestro di Cortina.
Alla ripartenza i gialloviola ruotano per necessità tanti uomini, Ponzù Donato, Brusca e l’esperto Schiavoni si rendono utili per la squadra con diversi minuti di qualità sui due lati del campo. Il Castanea produce altri 22 punti e al 20’ sul tabellone la quota 44 induce al massimo ottimismo pur con problemi di falli ai lunghi. Di contro la formazione nissena di coach Bernardo ha una serata assolutamente negativa del pivot Madunic troppo falloso e deconcentrato ma non molla mai la presa: Moricca dà giuste idee in regia, Emanuele Caiola non si risparmia mai e Ndubuisi pur a corrente alternata mostra un atletismo devastante con una schiacciata sopra il ferro. Gli ospiti si fermano a quota 39 ma la gara è tutta da giocare.
Nel terzo quarto la gara cambia repentinamente perché i due attacchi s’inceppano visibilmente, specialmente il Castanea non troverà più la fluidità del gioco e segnerà solo otto punti nel quarto tutti da tiro libero grazie ai viaggi in lunetta di Friberg, Brusca, Cordaro e Di Dio. Gela subisce due falli tecnici per protesta ma alla penultima sirena recupera un punto all’avversario con Seskus (5 nel quarto) e due canestri dei fratelli Caiola. Al 30’ il 52-48 fa presagire un finale in volata. In questa frazione da segnalare che anche l’arbitraggio scontenta entrambe le formazioni.
Nell’ultimo quarto succede di tutto, il Castanea ritrova energia con Di Dio e Friberg che saranno protagonisti del quarto. Saranno due loro triple a issare la squadra sul 60-51 con Gela completamente annebbiata nelle idee in attacco. A due minuti e mezzo dalla fine Di Dio con un canestro dei suoi sembra chiudere la sfida (punteggio di 69-58 e doppia cifra di vantaggio) ma da questo momento la gestione del vantaggio da parte del Castanea è da rivedere complice anche falli e stanchezza. Da solo Gaspare Caiola piazza un 8-0 (tripla e liberi) di controbreak in appena un minuto. E’ Friberg a sbloccare i compagni con un tiro libero (per lo svedese 12 punti, 10 falli subiti, 10 assist e 30 di valutazione). Emanuele Caiola deposita alla tabella il meno tre e la difesa ospite recupera palla in difesa. E’ suo fratello Gaspare l’azione dopo a provarci da tre per il pareggio che sarebbe valso un ipotetico overtime ma sul rimbalzo lungo Di Dio conquista il pallone e fa morire i dieci secondi senza che Gela commetta fallo. E’ il quinto successo in campionato per i gialloviola che festeggiano al centrocampo raggiungono la vetta con una partita in più. Affermazione sofferta ma meritata per il Castanea che dimostra di avere oltre ai soliti solisti un intero roster capace di puntare ad un torneo di vertice. Adesso giovedì nuova trasferta a Gravina, altra prova di maturità per il gruppo peloritano.
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