Jaan Roose ha tecnicamente concluso la traversata dello Stretto di Messina su una fune, ma la sua impresa non può essere inserita nel Guinnes dei Primati. L’atleta della Red Bull ha effettivamente superato il record del mondo in vigore, ma è caduto prima dell’arrivo, quando mancavano circa 80 metri, e quindi non è stato possibile registrarlo. Roose ha poi ripreso la prova, portandola a conclusione, ma il regolamento prevede che sia compiuto un percorso netto fino al termine. Pur avendo percorso più di un chilometro rispetto al record precedente, resta quindi ancora in vigore quello registrato sulle Alpi francesi nell’agosto del 2022. Jaan Roose ha comunque compiuto un’impresa: è il primo uomo ad attraversare lo Stretto di Messina su una slackline larga appena 1,9 cm e tesa per oltre 3,6 chilometri a oltre 200 metri di altezza tra due ex elettrodi di Santa Tadra in Calabria e Torre Faro in Sicilia, tra Scilla e Cariddi. Per circa tre ore ha dimostrato una maestria esemplare e una forza mentale fuori dal comune, completando una straordinaria impresa, mai realizzata prima. Queste le sue parole «a caldo», subito dopo essere arrivato sul pilone messinese: «Mi sento ‘jaantastic’ - ha detto - sono super contento, un po’ stanco e provato... ma ragazzi, ho fatto la storia, ho camminato per 3,6 km sullo Stretto di Messina! È stata una lunga camminata, piena di sorprese dall’inizio alla fine, ho avuto qualche difficoltà, ma il tempo è stato buono, mi aspettavo più vento. Non è stato tremendo, non spirava con la forza che temevo. Il problema è stato invece come cambiava rapidamente e in continuazione intensità e direzione. In tanti anni non avevo mai affrontato una sfida del genere, il livello di difficoltà è stato pazzesco». Pazzesco è stato anche seguirlo dal vivo, come hanno fatto in tanti sulle due coste, dove c’era anche chi si era attrezzarlo di binocolo per poterlo vedere al meglio: lui, piccolo punto che camminava oscillando su una «fettuccia» di pochi centimetri, mentre decine di barche lo seguivano in mare nello Stretto di Messina. Lui è stato bravo a resistere anche alle «strappate» del vento, ma è caduto a poco meno di 80 metri dal pilone di Torre Faro a Messina, quando mancavano pochi minuti a compiere il percorso netto. Si è «risollevato», è risalito sulla «fettuccia» ed ha concluso la traversata tra gli applausi conscio di «avere comunque fatto la storia». A Roose sono arrivati i complimenti dell’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci: «Non mancherà, nel prossimo futuro - ha detto - l’occasione per tentare nuovamente di stabilire il suo record, noi sappiamo bene quanto sia complesso attraversare stabilmente lo Stretto!»