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Mafia a Messina, gli ex pentiti tornano a comandare: chi sono gli arrestati

Quattordici persone sono state arrestate dalla polizia di Stato di Messina nell’ambito di un’ampia operazione antimafia, denominata «Predominio», condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla locale Dda nei confronti di una organizzazione mafiosa dedita all’estorsione ed al traffico di droga per lo più operante nel quartiere di «Giostra».

Gli arrestati sono: Alberto Alleruzzo, Michele Alleruzzo, Angelo Arrigo, Gaetano Barbera, Vincenzo Barbera, Orazio Bellissima, Salvatore Bonaffini, Stellario Brigandì, Giuseppe Cutè, Nicola Galletta, Giovanni Ieni, Cosimo Maceli, Pasquale Pietropaolo e Antonino Stracuzzi.

Le indagini hanno confermato, anche attraverso il collegamento tra diversi procedimenti penali, l’ipotesi di una riorganizzazione sul territorio di Messina di alcuni ex collaboratori di giustizia, che avrebbero ripristinato i contatti con la criminalità organizzata di provenienza, muovendosi in un’ottica di nuovo controllo del territorio in contrasto con i gruppi tradizionali. Alcune delle misure cautelari sono state notificate in carcere.

Indagando sugli agguati sono emersi i rapporti tra tre ex pentiti Nicola Galletta, Pasquale Pietropaolo e Salvatore Bonaffini. Tutti e tre, ultimato il percorso di collaborazione con la giustizia, erano tornati a Messina. Dalle indagini è emerso subito il ruolo di spicco di Galletta che insieme a Barbera aveva creato una cellula criminale mafiosa di cui facevano parte anche Vincenzo Barbera, fratello di Gaetano, Pietropaolo, Bonaffini e un altro pregiudicato, Cosimo Maceli.

Per gli investigatori il potenziale delinquenziale di questa nuova cellula che faceva capo ad ex collaboratori ed era comprovato dalla capacità di intimidire ed imporre le proprie decisioni e dalla piena disponibilità di armi da parte di alcuni dei suoi componenti.

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