A Filicudi due giovani isolani hanno rinvenuto una tartaruga ferita ed è stata inviata a Lipari alla biologa romana Monica Blasi. Che dice “anche qui occorre una sede per curarle…”.
A Lipari è arrivata la piccolissima “Medea” in condizioni molto precarie.
“Grazie a due fantastici ragazzi di Alicudi, Mirko Barbuto e Alberto Taranto, che si trovavano per caso a Filicudi – racconta la fondatrice e direttrice del Centro Wildlife Conservation - Pronto Soccorso Tartarughe Marine - è stata recuperata su una spiaggia completamente avvolta in un attrezzo da pesca abbandonato in mare, un Fad, fili di nylon e materiale plastico che le strozzavano diverse parti del corpo, fratturando una pinna anteriore.
Se non fosse stata recuperata prontamente sarebbe morta in breve tempo. Probabilmente la mareggiata degli ultimi giorni l'aveva sbattuta sugli scogli, infatti la tartaruga ha anche una grossa spaccatura in testa”.
*Medea” ora si trova con noi per le prime valutazioni e accertamenti. Speriamo intanto – puntualizza - di trovare uno spazio idoneo dove poter operare visto che nei mesi invernali il Turtle Point di Filicudi è inagibile a causa delle mareggiate continue. Al momento le prime medicazioni sono state fatte al Porto di Lipari grazie all'aiuto di amici e volontari sempre pronti a dare supporto.
Nonostante tutto il lavoro che svolgiamo da anni sembra che trovare una piccola sede a Lipari dove ospitare le tartarughe marine durante i mesi invernali sia una impresa impossibile...”
L'attività del “mini ospedale di Filicudi”: 697 Tartarughe salvate, 431 Stenelle fotoidentificate, 42 Tursiopi residenti e 54 Capodogli catalogati.
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